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Pnrr: in Piemonte finanziati oltre 300 progetti in 215 comuni

Grazie ai fondi del Pnrr edifici storici, chiese e antichi casali saranno rigenerati e restituiti ai cittadini

Oltre 200 comuni piemontesi, quasi uno su cinque, ospitano un sito di interesse storico che sarà rigenerato grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): edifici del passato, chiese e antichi casali distribuiti praticamente su tutte le otto province della regione.

È quanto emerso dall'ultima graduatoria dei programmi di recupero degli edifici rurali stilata dal settore Cultura della Regione Piemonte che finora ha assegnato quasi 130 milioni di euro su alcune linee del Pnrr, di cui gli ultimi 38,2 milioni serviranno a recuperare edifici storici oggi in disuso o in stato di degrado attraverso 311 progetti che avranno una ricaduta economica di 49,7 milioni di euro.

Nel Vco, ad esempio, saranno recuperati i terrazzamenti e i muretti a secco di Borgomezzavalle, e in provincia di Novara il progetto che prevede la realizzazione di un agriturismo e di un museo permanente nell'area della Badia di Dulzago a Bellinzago.

Su tutte le province sono quindi in arrivo risorse: Alessandria e provincia ricevono oltre 4,3 milioni di euro per 35 progetti realizzati in 29 comuni; Asti e provincia hanno ottenuto 3,4 milioni con 30 progetti che saranno realizzati in 20 comuni. Nel biellese sono destinati 1,2 milioni a 10 progetti in 10 comuni. In provincia di Cuneo 128 programmi in 77 comunihanno superato l'esame della commissione e per questo ricevono 16,3 milioni di euro; in quella di Novara arrivano oltre 2 milioni in 12 comuni per 16 progetti. Torino e provincia avranno 6,9 milioni per 57 piani di recupero distribuiti in 44 comuni. Sono 10, invece, in progetti selezionati nel Vco in 5 comuni, che riceveranno 968.000 euro. Poi c'è la provincia di Vercelli, con oltre 3 milioni per 25 programmi, distribuiti in 18 comuni.

I fondi a disposizione di privati fisici e imprese, enti ecclesiastici, associazioni e Fondazioni, hanno dato vita a un ventaglio di 311 piani che promettono di trasformare vecchi edifici in luoghi di nuovo fruibili per attività culturali o ricreative, ma sempre in chiave ecosostenibile, requisito irrinunciabile per accedere ai finanziamenti di altri progetti già finanziati per l'efficientamento energetico di cinema, musei, teatri e luoghi della cultura e per il recupero di parchi e piccoli borghi.

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