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Ripartono le rassegne di Arona Città Teatro: due stagioni per tutte le età

Al via l'11 novembre la stagione dedicata ai più piccoli e alle famiglie; la settimana dopo parte "Spettattori", la rassegna dedicata a giovani e adulti, dove i ragazzi con meno di 18 anni entrano gratis

Partono a novembre le due nuove rassegne teatrali targate Arona Città Teatro e dedicate ad un pubblico di tutte le età, dai più piccoli fino agli adulti. Ma non solo, oltre alle due rassegne aperte al pubblico, ripartono anche il "Teatro x Casa" e gli spettacoli dedicati alle scuole, a cui hanno aderito già oltre 1300 studenti provenienti da cinque istituti comprensivi del territorio. 

Con la rassegna "Sabati in famiglia" per i Nativi teatrali, che parte sabato 11 novembre, i bambini dai 3 ai 10 anni possono crescere con il teatro e hanno una stagione tutta dedicata a loro. Al teatro San Carlo di via Don
Minzoni 17, alle 17, iniziano gli spettacoli scelti dalla direttrice artistica Raffaella Chillè, per stare insieme, per respirare idee e pensieri, per divertirsi.

"Il messaggio che vogliamo lanciare è chiaro: venite a teatro insieme, con i genitori, con i nonni, con gli amici, con i compagni di scuola - ha commentato il presidente di Arona Città Teatro Luca Petruzzelli -. Condividere uno spettacolo, sognare, parlarne dopo, è il regalo più bello che possiamo farci e che possiamo fare. I nostri Nativi Teatrali sono i nostri futuri Spettattori, protagonisti del mondo del teatro".

Si inizia dunque l'11 novembre con "Kalinka": sul palco Ferdinando D'Andria e Maila Sparapani interpreti di uno spettacolo che, attraverso il clown musicale, esplora la storia di una coppia di artisti ben assortita che ha del Felliniano: lui (Mascherpa) è uno sgangherato impresario-presentatore-spalla, lei (Maila Zirovna) è una non meno pasticciona primadonna venuta-scappata-scacciata, vai a capire, dalla grande tradizione circense della Russia sovietica. Divertenti e teneri, tra dispetti e poesia.

Si prosegue, il 2 dicembre, con "Valentina vuole", firmato da progetto G.G. É la storia semplice di una bambina che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché vuole sempre di più. Forse le manca qualcosa. Ma cosa non sa. E i grandi? Sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. Una favola di desideri e sogni, vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e  i loro grandi devono avere per poter crescere. Una storia di gabbie che non servono a niente, di frulli di vento e di libertà.

Il nuovo anno teatrale si apre il 13 gennaio con Claudio Milani e il suo "Bù!", una divertente storia di paura, raccontata da un attore e... da una porta. É la porta che divide il Bosco Verde con una mamma rotonda come le torte, un papà forte, sette fratelli grandi come armadi e anche un bambino, il piccolo Bartolomeo. E il Bosco Nero con il Lupo, il Ladro, la Strega e l'Uomo Nero. "Bù!" insegna che le paura si superano e che ridere, a volte, è l'arma migliore.

Il 3 febbraio Compagnia Teatrale Mattioli chiude la rassegna con "Un amico accanto" con Monica Mattioli e Alice Bossi. Un piccolo dragone solo dentro al cuore ha la convinzione che esista al mondo un altro con cui dividere lo spazio, il tempo, il gioco e i suoi pensieri. É convinto che l'incontro lo farà stare bene. E parte, per andare verso l'ignoto a braccia spalancate per cercare un amico. Quando ogni speranza sembra perduta ecco sul suo cammino una mela, la prima che lo chiamerà col suo proprio nome. E per Drotto, il dragone, questo è il regalo più bello della sua vita. Da qui un susseguirsi di sorprese ed emozioni e anche momenti dolorosi, perché se si accettano, si trasformano in una grande ricchezza.

La rassegna "Spettattori", dedicata a giovani e adulti, parte invece il 18 novembre e prevede cinque alzate di sipario per un cartellone che unisce prosa, musica, danza. Appuntamento al teatro San Carlo, via Don Minzoni 17 ad Arona, il sabato sera alle 21. La direzione artistica è di Carlo Roncaglia, che commenta: "Proposte contemporanee che spaziano e permetono di riflettere sull'oggi, di parlare dell’oggi come solo il teatro sa fare".

"Una rassegna di qualità - precisa Petruzzelli - che vuole avvicinare tutti al teatro, rendendoli partecipi della nostra comunità, ma soprattutto moltiplicando le buone pratiche: teatro è stare insieme, crescere insieme, fare. Il teatro è benessere".

Per questo, per i giovani che hanno meno di 18 anni il teatro lo regala Act: una importante novità di questa stagione 2023-2024. La rassegna è organizzata in collaborazione con Piemonte dal vivo.

Il sipario si alza il 18 novembre con "L'idiota", scritto, diretto e interpretato da Corrado Accordino, dal romanzo di Fëdor Dostoevskij. Accordino veste i panni del principe Myskin, velleitario Don Chisciotte russo da tutti ingiustamente considerato un perfetto idiota. Myskin/Accordino raccontano la storia della giovane Marie: malata, vittima di una madre acattiva e della gente del suo villaggio che la umiliava e la isolava. Ad alleviare le sue pene, arriverà prorio in modo inaspettato il principe Myskin.

Il 16 dicembre "Quintetto" di Marco Augusto Chenevier: uno spettacolo di cui non può essere svelato molto perché è necessario rimanere sorpresi da quanto si vedrà in scena. É uno spettacolo che fa della comicità e dell'ironia i suoi valori fondanti, giocando con lo spettatore e la sua percezione, oltre che con il contesto in cui si inserisce. Lo spettacolo offre la possibilità di conoscere i vari corpi di mestiere che partecipano allo spettacolo teatrale, permettendo un avvicinamento e una migliore comprensione del mondo del teatro. "Quintetto" è per tutti. Ha prodotto negli ultimi anni più di 300 repliche in tutto il mondo, vincitore di numerosi premi tra cui il prestigioso premio del Be Festival a Birmingham nel 2015 ed è stato salutato dal The Guardian come "lo spettacolo più divertente visto in tutto l'anno"; "Quintetto" è stato inserito, inoltre, nella classifica Top 10 Comedy 2016 del The Guardian.

Il 20 gennaio si inizia il nuovo anno teatrale con "Life is a flower" con Graziano Piazza e Daniele Ronco. Un presente alternativo, o un futuro decisamente vicino. Piogge acide che cambiano la chimica del mondo. Acqua tossica, aria quasi irrespirabile. Strane piante, mai viste prima, che crescono in maniera incontrollata spuntando dal cemento e si prendono tutto lo spazio. Tra le strategie di sopravvivenza dell'umanità c'è anche il razionamento dell'acqua. Sono questi il contesto e la cornice in cui si inseriscono le vicende dei due protagonisti di questa storia: Vez, un vecchio architetto rimasto vedovo da anni, e Gio, un giovane travel influencer dal passato misterioso, costretti a una convivenza forzata che li porta continuamente a uno scontro generazionale a causa di due modi profondamente diversi di approcciare il mondo.

Il 24 febbraio "Dènsing", di Enrico Saccà, con Beatrice Schiros, Leonardo Bianconi/Andrea Avanzi, Damiano e Alessandro Scalabrini. Una commedia brillante a passo di valzer, un'indagine-mazurka sul mondo delle balere, unasfilata-polka dei suoi personaggi più rappresentativi tra ballerini appassionati e piacioni di professione, vitelloni di provincia e compagnone da balli di gruppo, gestori ambiziosi e baristi disincantati. Un viaggio nella memoria dal dopoguerra a oggi sulle note cadenzate del liscio, da pronunciare rigorosamente con la "esse" pesante. Perché, in fondo, questa è anche un po' la storia dell'Emilia. In realtà si tratta del glorioso "Dènsing Emilia", di cui scopriremo la storia grazie ai personaggi che l'hanno frequentato dal giorno della sua nascita.

La chiusura è affidata, il 23 marzo, a Mariano Arenella ed Elena Ferrara con "La dolce guerra". Settembre 1941. Olmo e un pioniere del cinema, Ada e una maestra elementare. Si conoscono, si innamorano, si sposano. Vivono in una brillante Torino, in piena Belle Epoque. Ogni giorno lui si affanna per girare una scena del proprio film, usando lei come attrice improvvisata. Ada, seguendo alla lettera le direttive ministeriali, insegna ai bambini le parole di D'Annunzio mentre sullo sfondo avanzano le prime lotte per l'emancipazione femminile. Il periodo storico in cui vivono è carico di entusiasmo, la fiducia nel futuro è alta, e la loro vitalità sarà premiata. Ma quali immagini devono rimanere impresse nella pellicola? Quali parole devono essere dettate durante una lezione? É facile raccontare la realtà. Difficile è capire quale realtà raccontare. Bisogna finire di girare quel film e capire fino in fondo quelle lezioni. Per farlo i due protagonisti dovranno separarsi e partire.

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