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Coronavirus, Aifa dà il via libera per sperimentare Avigan: il Piemonte si candida

"Al momento non esistono prove scientifiche cliniche pubbliche che dimostrino l'efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19" dice l'azienda che ha sviluppato il farmaco

Aifa ha dato il via libera a sperimentare l'Avigan.

L'Avigan, o Favipiravir, è stato reso "famoso" in Italia grazie ad un video di un italiano che vive in Giappone e che mostra come la vita a Tokyo, nel quartiere Ikebukuro per la precisione, sia tornata alla normalità dopo l'utilizzo di questo farmaco.

Coronavirus, il Piemonte apre all'Avigan: che cos'è il farmaco giapponese e i dubbi della comunità scientifica

I dubbi della comunità scientifica però sono molti, visto che non ci sono state sperimentazioni su larga scala e che il farmaco non è autorizzato nè in Europa nè in America. Il noto medico e ricercatore Roberto Burioni lo aveva definito "una scemenza" e Aifa stessa aveva frenato sull'utilizzo nei pazienti positivi al Covid-19. Il 23 marzo però l'Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso di dare il via libera.

Al via la sperimentazione di Avigan

"Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, il Comitato sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia. Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso" ha detto in un comunicato il ministro della Salute Roberto Speranza.

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"Aifa è un’agenzia di altissimo profilo e ha reso trasparenti tutte le sperimentazioni. Ci sono molte proposte di sperimentazioni, tutte vengono riportate pubblicamente. È importante sperimentare e condividere queste informazioni con il mondo" ha commentato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

Il Piemonte si candida per la sperimentazione

Nei giorni scorsi il governatore piemontese Alberto Cirio aveva dichiarato che il Piemonte era pronto per candidarsi all'avvio della sperimentazione. La direzione Sanità della Regione ha infatti invitato le aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità a testare il farmaco. Anche Lombardia e Veneto si sono candidate.

I dubbi su Avigan

I dubbi da parte della comunità scientifica sulla scelta di utilizzare il farmaco giapponese sui pazienti positivi al virus rimangono molti. La stessa azienda che ha sviluppato il medicinale,  la Fujifilm Toyama Chemical, invita alla calma. "Sappiamo anche – si legge in una nota nota - che Favipiravir (versione generica) è stato somministrato a pazienti Covid-19 in Cina. Fujifilm non ha svolto alcun ruolo nelle ricerche di cui sopra e non è quindi in grado di commentare questi risultati. Al momento non esistono prove scientifiche cliniche pubbliche che dimostrino l'efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti. Per valutare la sua efficacia e sicurezza nei confronti di Covid-19, Fujifilm prevede di avviare uno studio clinico in Giappone".

Ironico poi il post di Burioni, che ha scritto su Twitter "Oggi in Italia la prima sperimentazione clinica decisa sulla base di un video di YouTube postato da uno sconosciuto. La vita ha più fantasia di me".

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