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Attualità Sant'Antonio / Corso Risorgimento, 193

Novara, al via la fase finale per i lavori di ristrutturazione di Casa Fregonara

L'edificio di corso Risorgimento ospiterà la nuova sede di Anffas Novara e una Comunità alloggio per 11 persone. Prevista per la fine dell'estate la conclusione dei lavori

Proseguono i lavori nel cantiere in corso Risorgimento 193 a Novara, nell'edificio che sta portando alla luce i nuovi spazi di Anffas onlus Novara e che vedrà nascere la nuova sede dell'associazione e una Comunità alloggio destinata a 11 persone con disabilità. La residenza è stata donata, nel 2019, all'associazione dalla famiglia Fregonara.

L'edificio principale sarà destinato alla Comunità alloggio con 11 posti letto e spazi destinati alle attività collettive mentre il secondo edificio, più piccolo, adiacente alla strada, sarà destinato alla nuova sede dell'associazione con uffici e una sala riunioni. Nell'edificio principale, il piano terra comprenderà sala soggiorno/pranzo, palestra, locali per il personale e di servizio (cucina, dispensa, lavanderia e depositi). Al piano primo, invece, è prevista la zona notte nella quale si ricaveranno cinque camere singole e tre camere doppie con i rispettivi servizi e l'ascensore. I fruitori del servizio saranno giovani adulti con disabilità intellettiva.

Con i lavori si è modificata la fisionomia della struttura (affinché sia a norma per una comunità alloggio per persone con disabilità). I lavori sono seguiti "da vicino" anche dai donatori che, spesso, fanno visita ad Anffas Novara e al cantiere per osservare con i propri occhi lo stato di avanzamento. L'ultima visita è datata, insieme ad alcuni membri del Consiglio di amministrazione di Anffas Novara onlus, venerdì 12 gennaio.

I lavori, diretti dall'ing. Daniele Brustia, sono oggi a buon punto. Nella primavera, sarà ultimata la zona che ospiterà la sede mentre è previsto per il mese di settembre 2024 il completamento dei locali della Comunità alloggio.

"Lo stato di stato di avanzamento delle opere strutturali - ha commentato la presidente di Anffas Novara onlus Sabina Bovio - ha avuto una forte accelerata a partire dal mese di settembre con l'inizio dei lavori per il rifacimento del tetto, terminati a dicembre. Ora, siamo al momento della posatura del sistema fotovoltaico e delle tegole. Per gli interni, si stanno predisponendo i sottofondi e i pannelli radianti per il riscaldamento. Entrambi gli edifici sono dotati di impianto di riscaldamento e moderni sistemi (cappotto termico e impianto fotovoltaico), alimentati da energie rinnovabili. Nella palazzina che verrà adibita a sede sono stati terminati gli intonaci a finitura, la pavimentazione e posati i serramenti".

Anffas Novara onlus ha potuto realizzare questo importante intervento grazie a un contributo di Fondazione Cariplo di 750mila euro, ottenuto con i bandi emblematici maggiori e al progetto intitolato "Spazi e tempi di Comunità", in partnership con Aps Enrico Micheli. Sul totale lavori preventivato di 1 milione e 621mila euro sono, ad oggi, stati investiti 1 milione e 250mila euro.

I lavori di ristrutturazione sono stati, inoltre, anticipati e completati da una serie di azioni (finanziate da Fondazione Comunità Novarese onlus) a sostegno della metodologia di lavoro che Anffas Novara utilizza in merito al progetto di vita costruito "ad hoc" per ciascun individuo: formazione specialistica per gli operatori, formazione con gli attori del territorio per una cultura dell’inclusione capace di valorizzare la pluralità, sviluppo di servizi di orientamento e informazione alle famiglie (con l'attivazione del servizio BonSai).

La Comunità alloggio sarà in rete con le attività di tempo libero e di socializzazione svolte sul territorio, in particolare con il gruppo di volontari dedicato formato e sostenuto da tempo dalla stessa Anffas Novara.

"Le ristrutturazioni - ha precisato la direttrice di Anffas Novara onlus Laura Lazzarotto - sono il frutto di un lavoro di collaborazione con tutti gli attori del progetto: la famiglia Fregonara cammina al nostro fianco, attribuendo ancora un maggior valore alla nuova destinazione d'uso dell’edificio, grazie a una storia privata ricca di ricordi e di passione. La direzione lavori e le ditte coinvolte sono sempre pronte ad ascoltare le nostre esigenze e, entrando in contatto con alcune delle nostre persone con disabilità, hanno compreso e meglio interpretato il senso del lavoro che stiamo, tutti insieme, ultimando. Il nostro desiderio è costruire un contesto accogliente per le persone disabili e una filiera di servizi in rete che possa soddisfare le loro esigenze di vita".

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