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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mancano i medici: quest'estate non si nasce all'ospedale di Borgosesia

Chiuso tutto agosto e settembre il punto nascite dell'ospedale valsesiano, che serve anche i comuni novaresi della bassa Valsesia

Quest'estate non nasceranno bambini in Valsesia. Il punto nascite dell'ospedale di Borgosesia, che serve anche i comuni novaresi della bassa Valsesia, sarà infatti chiuso dal 1° agosto al 30 settembre.

A comunicarlo è l'Asl di Vercelli, che in una nota stampa fa sapere che "a causa della nota e grave carenza di specialisti, in particolare ginecologi e pediatri, viene sospesa in via temporanea l’attività della sala parto e del pronto soccorso ostetrico e  ginecologico presso il punto nascite di Borgosesia".

Una decisione, sottolineano dall'Asl, presa per "garantire la sicurezza delle future mamme e dei neonati", che saranno "trasferite" a Vercelli, con un piano di sostegno personalizzato per le mamme provenienti dalla Valsesia.

"L’Asl di Vercelli - si legge nella nota stampa dell'azienda sanitaria locale - ha attivato un piano per accompagnare le donne in procinto di partorire nei mesi di agosto e settembre e assicurare loro una presa in carico completa e personalizzata. In queste ore tutte le future mamme sono state, infatti, contattate dagli operatori dell’Asl di Vercelli ed è stato fornito loro anche il nome di un’ostetrica di riferimento che avrà il compito di seguire la futura mamma fino al momento del parto che avverà presso l’altro punto nascita dell’Azienda (all'ospedale di Vercelli, ndr)". 

"Una decisione necessaria - ha commentato il direttore generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri - In questo momento di criticità determinato dalla carenza di personale come responsabile dell’Azienda, ma soprattutto come donna e come madre, ribadisco che abbiamo il dovere di adottare tutte le azioni per tutelare le nostre pazienti e assicurare la possibilità di poter contare su un percorso nascita sicuro e un accompagnamento al parto sostenuto da tutti i professionisti che servono".

All'ospedale di Borgosesia continueranno ad essere garantiti tutti i servizi di assistenza in ambulatorio e consultorio, sia pre-parto che post-parto, e le attività ambulatoriali pediatriche e saranno sempre presenti personale ostetrico e ginecologo per le attività di ambulatorio e consultorio diurne: "vi sarà sempre un’ostetrica h 24 - precisano dall'Asl - per valutare eventuali situazioni particolari di urgenza che possano determinarsi e che richiedano un intervento più immediato, prevedendo il trasferimento della partoriente presso il punto nascita più
adeguato in base alle condizioni cliniche, garantendone l’accompagnamento in ambulanza".

Per le future mamme l'Asl metterà inoltre a disposizione alloggi temporanei a Vercelli "per potere assicurare un monitoraggio giornaliero a quelle donne per le quali lo specialista ha già sconsigliato di tornare a casa".

Il commento della Regione

"La carenza di medici e di specialisti in tutta Italia - ha commentato l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta - sta provocando una vera emergenza nel sistema sanitario nazionale. Il Governo deve assolutamente affrontare il problema ora, immettendo nella sanità pubblica, attraverso regolare assunzione, anche gli specializzandi. Questa estate a livello nazionale i problemi inizieranno ad essere evidenti, perché diversi reparti dovranno chiudere. La mancanza di specialisti sta infatti determinando, soprattutto nelle aree meno urbanizzate, l'assenza di concorrenti nei concorsi banditi dalle aziende sanitarie. E' il caso di Borgosesia, dove l'attività del punto nascite dovrà essere temporaneamente interrotta per mancanza di medici, nonostante i ripetuti bandi effettuati dall'Asl di Vercelli e la ricerca di soluzioni alternative".

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