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Coronavirus, in Piemonte nuove riaperture dopo il confronto con il Governo

Il calendario delle prossime aperture sarà deciso in base ai dati del monitoraggio giornaliero sul coronavirus

In Piemonte il calendario delle prossime riaperture delle attività economiche sarà deciso dopo il confronto con il Governo. L'annuncio è stato dato dalla Regione durante la conferenza stampa di oggi, martedì 12 maggio: il presidente Alberto Cirio e gli assessori valuteranno la situazione alla luce dei dati del monitoraggio in corso.

"Il Piemonte si prepara al graduale ritorno alla normalità - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, in apertura della conferenza per fare il punto della situazione dopo la prima settimana di allentamento delle misure restrittive - con un monitoraggio attento e puntuale di tutti gli indicatori previsti, con il potenziamento della medicina territoriale che oggi è in grado di tracciare i contatti e individuare i casi con tempestività, la programmazione dell’attività degli ospedali nel medio-periodo, il rafforzamento della diagnostica e della rete dei laboratori e con la fondata prospettiva che i nuovi protocolli farmacologici e le cure al plasma possano rappresentare una risposta terapeutica efficace ed utile per i malati".

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"Il monitoraggio giornaliero sul coronavirus - ha spiegato Ferruccio Fazio, a capo della task force per la 'Fase 2 ' - è un passo avanti importante che ci consente di valutare le aperture o la possibilità di eventuali nuove chiusure se si verificasse la ripresa dei contagi in alcune zone".

Il gruppo di lavoro coordinato dal professor Ferruccio Fazio ha infatti messo a punto un dettagliato sistema di identificazione e tracciamento attivo dei contatti che vede coinvolti tutta una serie di soggetti: dalle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) ai medici di medicina generale, dai sindaci dei Comuni ai medici di pronto soccorso, dal 118 ai Servizi di igiene e sanità pubblica, il cui obiettivo è identificare i casi che si presentano sul territorio.

"Qualora i casi siano sospetti - ha detto Fazio - inizia il tracciamento attivo dei contatti e contenimento. L’indagine epidemiologica, entro 24 ore dalla segnalazione, prevede l’identificazione dei contatti stretti, con percorsi differenziati per i conviventi e i non conviventi".

Intanto, in Piemonte l'indice di contagio R0 è inferiore a 0,5: "L’aggiornamento sugli indicatori giornalieri, l’andamento della curva epidemica, di R0 giornaliero a livello regionale e provinciale, e tutti i parametri che monitoriamo quotidianamente evidenziano che il Piemonte sta gradualmente uscendo dalla fase critica - ha sottolineato l'epidemiologo Paolo Vineis -. In questo momento R0 è a 0,5, un livello migliore di altre regioni. I nostri indicatori oggi sono anche più dettagliati di quelli previsti dal Ministero della Salute. Ora stiamo mettendo a punto metodi per il riconoscimento precoce dei focolai. Fondamentale il tracciamento dei contatti  anche rispetto ad altre regioni italiane".

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