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Coccia, Accademia dei Mestieri d'Opera: attivati i corsi per cantanti, direttori, compositori e registi

Primo appuntamento "Cendrillon", il 21 e 22 dicembre

A poco più di un mese dall’inizio dei primi corsi e con l’attività a regime di tutte le discipline, si delinea il profilo dell’Accademia dei Mestieri d’Opera "Amo" del Teatro Coccia.

Sono attivi al momento i corsi di Canto Lirico, Direzione d’Orchestra, Composizione e Regia. L’Accademia di Perfezionamento per Canto Lirico vede il coinvolgimento di docenti di fama internazionale come Paoletta Marrocu (tecnica vocale), Chiara Amarù, Nicola Ulivieri (master di canto), Matteo Beltrami, Margherita Colombo, Daniele Agiman, Aldo Sisillo, Jacopo Brusa, Michelangelo Rossi, Antonio Cesare Smaldone (interpretazione musicale), Marco Podda (creazione musicale del personaggio d’opera), Vincenzo De Vivo (drammaturgia musicale), Paola Carnovale (movimento scenico e consapevolezza corporea), Teresa Gargano (arte scenica). 

Sono 13 gli iscritti al corso: 7 italiani, 2 coreani, 2 cinesi, 1 russo. Nel corso dell’Accademia gli allievi saranno impegnati nelle produzioni di "Cendrillon" di Pauline Viardot (21 – 22 dicembre), "Donna di Veleni" di M. Podda (14 – 16 febbraio 2020), "Il Barbiere di Siviglia" di G. Rossini (8 – 10 maggio 2020) e nel concerto "Assaggi d’opera" (26 febbraio 2020).

Sono 11 gli allievi effettivi (di nazionalità italiana, sud coreana e russa) e 2 gli uditori dell’Accademia di Direzione d’Orchestra, coordinata dal Maestro Matteo Beltrami: 8 periodi per un totale di quasi 50 giorni di lezione, durante i quali viene studiato il repertorio sinfonico e operistico che spazia dal classicismo al contemporaneo. Gli allievi saranno coinvolti in masterclass tenute da Daniele Agiman, Vittorio Parisi e Marco Podda e sul podio del Teatro Coccia saranno impegnati nel concerto "Assaggi d’opera" (26 febbraio 2020) e l’opera "Il Barbiere di Siviglia" di G. Rossini (8 – 10 maggio 2020); sono inoltre stanziate borse di studio e possibili collaborazione nella stagione 2020/2021.

Si ricorda il bel successo ottenuto da due dei partecipanti all’Accademia edizione 2018/2019, Niccolò Suppa (assistente alla direzione nella stagione 2019/2020 di "Ernani") e Andreas Gies (direttore nella stagione 2019/2020 di "Tosca. Ragazzi, all’Opera!") sono stati tra i 4 italiani selezionati per entrare a far parte del Corso di Direzione d’Orchestra tenuto dal maestro Daniele Gatti presso l’Accademia Chigiana di Siena (con la quale il Teatro Coccia coprodurrà "Il Barbiere di Siviglia" nel 2020) e di Michelangelo Rossi che ha diretto "Cendrillon" a Trapani e la dirigerà a Novara.

Novità di questa stagione sono le Accademie per Composizione e per Regia del Teatro Musicale. Il corso di composizione per il teatro musicale è coordinato dal Maestro Marco Taralli ed ha una iscritta: Paola Magnanini, alla quale è stata affidata l’orchestrazione dell’opera "Cendrillon" di Pauline Viardot, che ha debuttato il 10 novembre a Trapani e sarà al Teatro Coccia il 21 e 22 dicembre. La peculiarità del corso attivato presso il Teatro Coccia è la formazione alla competenza compositiva di tipo teatrale musicale e coreutico, attraverso un percorso che  affronta tutte le diverse problematiche legate alla professione di “compositore per il teatro musicale”, partendo dall’analisi drammaturgica di un testo teatrale, tecniche di scrittura vocale e strumentale, di orchestrazione, di rielaborazione da e per organici vari, dal complesso cameristico all’orchestra sinfonica, specificatamente per le applicazioni teatrali, fino ad arrivare alla composizione di una partitura per le musiche di scena di uno spettacolo di prosa, o per un balletto o la composizione di un’opera lirica. Il corso è in partnership tra Fondazione Teatro Coccia, Orchestra Sinfonica di Sanremo e Dèdalo Ensemble.

Il corso di regia per il teatro musicale è coordinato da Andrea Cigni e ha un allievo, al quale è data l’opportunità di affrontare il palcoscenico sia come assistente alla regia sia come direttore di scena, sia come regista. Imparare a raccontare una storia con il teatro in musica, costruire un’idea di drammaturgia, il carattere di ogni singolo personaggio, gestire un piano prove. I tempi dettati dalla musica, imparare a raccontare una storia che possa essere recepita dal pubblico e dagli artisti con i quali collaboriamo. Rendere pratica un’idea di squadra, di collaborazione vera e costruttiva. Prendersi carico di una produzione in tutti i suoi aspetti, non solo artistici ma anche tecnici e commerciali; progettare l’immagine grafica del "prodotto opera" e di tutti gli aspetti di comunicazione.

"Questa prima stagione di 'Amo' è un seme - racconta Corinne Baroni, direttore del Teatro Coccia - che abbiamo gettato, sapendo che come tutte le attività che nascono va accudito, nutrito, annaffiato. È un percorso affascinante, ma allo stesso tempo pratico: avere attivato grazie al lavoro di tanti professionisti già quattro corsi, sapere di collaborare per la formazione di tanti giovani, sapere che grazie al Teatro Coccia il nome di 'Amo' e gli allievi saranno inseriti in molti cartelloni nazionali, come accaduto a Trapani, o come sarà a Siena o a Trieste, ci inorgoglisce e dà senso nuovo slancio per andare oltre. L’Accademia dei Mestieri d’Opera nasce proprio con questa finalità: dare l’opportunità ai giovani talenti di lavorare, viaggiare, crescere nella musica. Per il pubblico del Coccia, il primo 'banco di prova' sarà proprio 'Cendrillon' che vedrà coinvolta Paola Magnanini che ha riorchestrato l’operétte di Pauline Viardot e i cantanti dell’Accademia tra i protagonisti dell’allestimento. Dò appuntamento a tutti per sabato 21 e domenica 22 dicembre al Teatro Coccia". 

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