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Coronavirus, a Novara prosegue la cura con il plasma: "Ma non è un vaccino". Ecco come funziona

Il dottor Mascaro, che si occupa della terapia, spiega come e chi può essere sottoposto al trattamento. Per ora sono quattro i pazienti migliorati

Il plasma dei convalescenti per curare i malati gravi affetti da Covid-19 funziona: a Novara un paziente è già migliorato qualche settimana fa, mentre altri tre sono stati sottoposti al trattamento e stanno migliorando.

Negli ultimi giorni però si è fatto un gran parlare della terapia con il plasma, tra bufale, fake news e notizie inesatte che circolano sul web. Ma come funziona davvero? Lo abbiamo chiesto al dottor Gennaro Mascaro, direttore della struttura di medicina trasfusionale dell'ospedale Maggiore di Novara, che si sta occupando della terapia. 

Coronavirus, all'ospedale di Novara al via la sperimentazione della cura con il plasma dei convalescenti

Come funziona la cosiddetta "cura con il plasma"?

"Noi preleviamo ai pazienti convalescenti e che quindi stanno uscendo dalla malattia, il plasma - spiega Mascaro -.  Questo viene chiamato 'plasma convalescente'. Il plasma viene poi trattato con anticorpi neutralizzanti, per evitare che possa ritrasmettere il virus. Dopo di che viene congelato e può poi essere trasfuso a malati in condizioni gravi".

La terapia sta funzionando?

"Da quello che abbiamo visto qui a Novara sì, la terapia funziona. Il primo paziente trattatato, che era in gravi condizioni, sta bene. Altre tre persone che si trovavano in terapia intensiva ne sono uscite grazie al plasma convalescente. Nel Vco stiamo poi lavorando per la cura di un altro paziente, che però si trova attualmente in condizioni più gravi".

Funziona la cura con il plasma dei guariti: a Novara è uscito dalla rianimazione il primo paziente trattato

Chiunque abbia avuto il coronavirus può donare?

"No, non tutti sono indonei: innanzitutto ci sono delle condizioni di salute che il donatore deve avere, come per le normali donazioni di sangue, e quindi non tutti possono farlo. Poi bisogna valutare gli anticorpi prodotti, che devono essere in numero sufficiente altrimenti non servono e quindi generalmente i donatori sono persone che hanno avuto una risposta importante al virus. A Novara per esempio avevamo selezionato diversi donatori tra i convalescenti, ma alcuni sono stati scartati proprio per la risposta anticorpale insufficiente".

Chi viene trattato con questa cura?

"Alle trasfusioni di plasma vengono sottoposti i pazienti gravi, con complicazioni polmonari, non chiunque. Bisogna poi considerare, come per tutte le trasfusioni, che è necessario che ci sia compatibilità con il gruppo sanguigno".

E chi parla di utilizzare il plasma per prevenire la malattia?

"Rispondo che una cura e un vaccino non sono la stessa cosa. Il vaccino serve a prevenire l'insorgenza del virus, mentre la cura serve solo dopo che si è già contratta la malattia. Con il plasma convalescente si possono trattare solo i malati di una certa gravità, non i sani per prevenire l'infezione".

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