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Trecate, raccolta delle manifestazioni di volontà sulla donazione degli organi

All'anagrafe

Da più di un anno all’ufficio Anagrafe al momento del rinnovo o del rilascio della Carta d’Identità elettronica il cittadino maggiorenne può dichiarare la propria volontà, sia essa positiva o negativa, in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte.

La mancata espressione di volontà non condiziona il rilascio del documento di identità: al cittadino è lasciata anche la facoltà di decidere di non esprimere la propria volontà.

La dichiarazione del proprio consenso o diniego alla donazione è possibile, oltre che all’ufficio Anagrafe, anche recandosi allo sportello apposito della propria ASL di appartenenza, compilando il modulo dell’AIDO (Associazione italiana Donatori di Organi, tessuti e cellule), compilando la DONORCARD  o i tesserini con i propri dati (solo in caso di consenso) o scrivendo un atto olografo con i propri dati, la dichiarazione di volontà e la firma.

La raccolta delle manifestazioni di volontà sulla donazione degli organi si basa su presupposti di legalità ed è bene sottolineare che non esiste alcun obbligo di effettuare tale dichiarazione.  Tuttavia la registrazione della propria volontà nel SIT (Sistema informativo Trapianti) è una garanzia di tracciabilità e di rispetto della dichiarazione resa dal cittadino sia esso favorevole o contrario alla donazione.

Il Centro nazionale Trapianti intende smentire i falsi miti attorno alla donazione ribadendo che il prelievo degli organi e dei tessuti è consentito solo dopo aver accertato la morte e che non è mai stato attuato il silenzio - assenso: nel caso in cui non siano state rilasciate dichiarazioni in vita saranno i familiari ad autorizzare o meno l’espianto.

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