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Domenica, 28 Aprile 2024
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Pombia: al Safari Park, per la prima volta in Italia, un esemplare maschio di elefante asiatico

L'arrivo rientra in un programma speciale di salvaguardia della specie in via d'estinzione

Arriva a Pombia, per la prima volta in Italia, un esemplare maschio di elefante asiatico, ospitato negli spazi del Safari Park.

L'iniziativa fa parte di un progetto di interscambio internazionale tra parchi zoologici a tutela delle specie in via d'estinzione. Einga Tha, questo il nome dell'elefante, è nato il 9 marzo 2013, pesa 40 quintali ed è arrivato al Safari Park lo scorso 21 giugno grazie ad un trasporto eccezionale organizzato tra Olanda e Italia.

È l'elefante più giovane presente al Safari Park e farà compagnia a Maya, l'elefantessa asiatica di circa 60 anni salvata da una situazione molto delicata attraverso un progetto internazionale nel 2018.

"Il nuovo ospite - spiegano dal Safari Park in una nota stampa - è un elefante asiatico (Elephas maximus), specie di elefante originaria dell'Asia che presenta alcune peculiarità e differenze fisiche rispetto agli elefanti africani. Gli elefanti asiatici sono più piccoli in termini di dimensioni, con un'altezza media al garrese di circa 3 metri. Hanno orecchie più piccole e un dorso più arrotondato. Inoltre, presentano anche una gobba sulla testa, mentre gli elefanti africani hanno un dorso piatto. Un tratto distintivo degli elefanti asiatici sono le loro zanne; solo i maschi sviluppano zanne, mentre le femmine presentano piccoli 'denti' o zanne rudimentali. Un'altra caratteristica peculiare risulta la presenza di cinque unghie sulle zampe anteriori, mentre gli elefanti africani ne hanno solo quattro".

Il pachiderma proviene dallo zoo olandese Wildlands Adventure, Zoo Emmen, struttura associata alla European Association of Zoos and Aquaria (Eaza), associazione Europea di riferimento per la tutela e salvaguardia delle specie ospitate nei giardini zoologici. Il trasferimento di Einga Tha, rientra nel piano di gestione europea dell'elefante asiatico, ed è avvenuto sotto l'egida dell'European Endangered species Program (Eep). Questo progetto Eep patrocinato dallEaza, gestisce il programma di riproduzione degli elefanti asiatici a livello europeo, necessario per la conservazione in cattività di un pool genetico sano in vista di una futura reintroduzione in natura.

"L'importanza di questa operazione - precisano dal Safari Park - è sottolineata dal fatto che secondo l'Unione  Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn), gli elefanti asiatici sono attualmente classificati come in pericolo (En) di estinzione a causa di molteplici minacce che affliggono la specie. Il traffico di avorio è una delle principali minacce che affliggono gli elefanti in tutto il mondo. Questo fenomeno ha raggiunto proporzioni allarmanti, con un numero sempre crescente di elefanti uccisi per soddisfare la domanda del mercato. Il traffico di avorio ha conseguenze disastrose per le popolazioni di elefanti e per gli ecosistemi in cui vivono. Gli elefanti hanno un ruolo cruciale nella salute degli ecosistemi in quanto contribuiscono alla dispersione dei semi delle piante e alla modellazione del paesaggio. La loro scomparsa avrebbe un impatto negativo su tutta la catena alimentare e sull'equilibrio degli ecosistemi".

"Una delle altre minacce che contribuisce al rischio di estinzione degli elefanti è la perdita dell'habitat - sottolineano ancora dal Safari Park di Pombia - la deforestazione, la conversione delle terre selvagge per scopi agricoli, l'espansione delle infrastrutture e l'urbanizzazione riducono l'habitat disponibile per gli elefanti. Questa perdita di territorio mette a rischio la sopravvivenza delle popolazioni selvatiche. Tra l'altro, la crescente coesistenza tra gli elefanti e le comunità umane può portare a conflitti: gli elefanti possono danneggiare le colture agricole, causando tensioni e reazioni negative da parte degli esseri umani, che possono rispondere con metodi di caccia o uccisione degli elefanti. Anche cambiamenti climatici, come l'aumento delle temperature e la riduzione delle risorse idriche, possono influire negativamente sugli elefanti e sui loro habitat, poiché tali cambiamenti alterano le loro abitudini alimentari e migratorie, mettendo a rischio la loro sopravvivenza".

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