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Mercatone Uno: protestano 200 lavoratori che rischiano il lavoro fra Novarese e Vco

Una delegazione è andata a Roma per l'incontro con il Ministero dello sviluppo economico

Circa 200 i lavoratori del Mercatone Uno che ieri, giovedì 18 aprile, hanno deciso di protestare per un motivo ben preciso: avere chiarezza sul futuro lavorativo. Un sit in c'è stato a Trecate e si è fatto sciopero anche nel Vco, a Gravellona. La situazione, che sembrava essersi risollevata, è precipitata di nuovo quando la Shernon holding, che ha acquisito i 55 negozi di tutta Italia, l'11 aprile ha avanzato richiesta di concordato preventivo. E per i lavoratori questa mossa ha un solo significato: preparare la catena di negozi al fallimento. Ecco perché la decisione di scioperare e chiedere informazioni.

Fra Novarese e Vco i punti vendita sono tanti: Trecate, Caltignaga, Pombia, Romagnano, Gravellona, Crevoladossola, per un totale di 200 lavoratori, mentre in tutta Italia sono circa 2mila. A seguire i lavoratori nel Novarese Stella Cepile, di Cgil: "Vogliamo capire e noi ancora prima della richiesta di concordato avevamo chiesto un incontro con il Mise (ministero dello sviluppo economico). La situazione è difficile e un grande problema è  la gestione dei clienti: si arrabbiano perché la merce non arriva". Non solo, MercatoneUno non può neanche restituire gli acconti perché tutti i conti sono stati bloccati.

Sempre ieri una delegazione di Novar e Vco è andata proprio a Roma per l'incontro con Mise e altri enti.

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