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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Grandissima partecipazione alla terza edizione di “Mettevi l'amore sopra ogni cosa"

Oltre 1.500 persone al Palasport Dal Lago al concerto con ospite il grande Eugenio Finardi

Uno strepitoso concerto in un palazzetto Dal Lago pieno in ogni ordine di posti (oltre 1.700 le presenze) è stato il punto culminante della terza edizione di "Mettevi l'amore sopra ogni cosa - Parole e musica intorno a Fabrizio De André". La rassegna è stata organizzata da Lilt Novara Onlus con il Comune di Novara, i Lions Club Novara Broletto, Novara Host, Novara Ticino, Novara Ovest Ticino e Leo Club Novara, la Fondazione Il Castello di Novara, il Circolo dei lettori di Novara e ATL Novara, con il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André e il contribuito di partner tecnici: Intermedia Comunicazione, Fonderia musicale, 121 Eventi di Massimo Dellavecchia. 

La rassegna si è aperta mercoledì 9 gennaio con una partecipata anteprima all'Arengo del Broletto: la presentazione del libro "Falegname di parole - Le canzoni e la musica di Fabrizio De André” (Feltrinelli editore) con l'autore Luigi Viva e intermezzi musicali del chitarrista Filippo Cosentino. Questo evento è stato organizzato dal Circolo dei lettori di Novara. 

Venerdì 11 gennaio, nel giorno esatto del ventesimo anniversario dalla morte di Faber, si è tenuta al Castello l'inaugurazione della mostra a lui dedicata con cimeli, dischi, poster dalla collezione del novarese Claudio Sassi, un mandolino genovese realizzato apposta per De André concesso dalla Fondazione Fabrizio De André per la prima volta in esposizione e le magiche fotografie di Guido Harari. La mostra è rimasta allestita anche sabato 12 e domenica 13 gennaio. Lo stesso Harari è stato uno dei protagonisti della “Serata di musica e parole” che si è svolta alla sera sempre al Castello: la sala incontri era gremita tanto che si stima la partecipazione di almeno 500 persone. Con Harari sono intervenuti con le loro emozioni e i loro ricordi Franz Di Cioccio, voce, batterista e fondatore della PFM che accompagnò De André in una storica tournée nel 1978, Monsignor Carlo Maria Scaciga e il critico musicale novarese Riccardo Bertoncelli, mentre Claudio Sassi ha svolto il ruolo di moderatore.  Aneddoti e racconti si sono alternati alle canzoni di De André proposte dal musicista Giuseppe Cirigliano accompagnato da Enrico Vasconi.

Sabato 12 gennaio al Pala Dal Lago il grande concerto “Novara canta De André” presentato dal segretario Lilt Davide Occhipinti, direttore artistico dell’evento. Dopo il saluto del sindaco della città Alessandro Canelli,  è  intervenuta la presidente Lilt Giuseppina Gambaro a  ricordare le motivazioni della serata e la finalità benefica di tutta la rassegna: l’intero ricavato delle iniziative sarà infatti devoluto al progetto Lilt “Il Raggio” per il sostegno psicosociale ed economico ai malati di cancro e ai loro familiari .

Il messaggio di solidarietà è stato poi anche rafforzato dai president Lions attraverso le parole del Governatore Distrettuale Luigi Tarricone.

Il concerto è stato aperto da Vittorio Cocito con i ragazzi del Liceo musicale. A loro sono seguiti cantanti e gruppi locali che hanno proposto in diverse sfumature l’opera di Fabrizio: dall’energia dei Rama, all’ironia dei Barlafus, a un Faber progressive con i Golden Age. Bianca Biolcati accompagnata al piano da Claudio Macaluso ha offerto un’intensa interpretazione della Canzone di Marinella. E poi ancora il giovane Pit Coccato con la sua chitarra, Giuseppe Cirigliano,  Antonio Costa Barbé, i Ku.dA, Officina Finistère e i Venere con la loro proposta altamente sperimentale. A chiudere in bellezza il concerto il brano “Il pescatore” cantato e suonato da Renato Franchi con l’Orchestrina del Suonatore Jones insieme a tutti gli artisti. Ospite d’eccezione della serata Eugenio Finardi, che ha cantato canzoni di De André e qualche brano del suo repertorio. Finardi ha sottolineato l’impegno di Lilt nella lotta contro i tumori  e ha ringraziato la onlus per aver “…salvato la vita di mia moglie, facendo scoprire ed operare in tempo un melanoma ”. A Finardi come agli altri artisti del concerto sono state donate simbolicamente delle matite Faber Castell, quelle stesse matite che tanto piacevano a De André tanto che per questo motivo l’amico Paolo Villaggio gli diede il soprannome “Faber”.

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