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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La città si colora per il primo Novara Pride: in tantissimi sfilano per i diritti Lgbt

Sabato pomeriggio il primo gay pride novarese. Le foto della manifestazione

E' stato un successo il primo Novara Pride della città. In tantissimi, oltre 2mila persone, hanno sfilato pacificamente per le vie del centro storico per dare visibilità alla comunità Lgbtqia (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali e asessuali) e lottare contro ogni stereotipo e discriminazione.

E a sfilare non è stata solo la comunità Lgbtqia, ma la città: famiglie, giovani, associazioni e sindacati, partiti politici, sindaci e amministratori del territorio hanno camminato insieme per chiedere più diritti. In città, poi, è arrivata gente da tutto il Piemonte e dalla Lombardia: presenti, tra gli altri, anche i coordinamenti di Piemonte Pride, Milano Pride e Varese Pride. Quello di Novara è stato il primo dei tre Pride piemontesi, cui seguiranno quello di Torino (il 16 giugno) e quello di Alba (il 7 luglio).

Nessun problema di ordine pubblico per una manifestazione davvero riuscita. Non ha causato problemi nemmeno la piccola contro manifestazione messa in atto da pochi militanti di Forza Nuova che si sono riuniti in centro storico, all'angolo delle ore, con un manifesto che recitava "L'unica famiglia è quella tradizionale".

Novara e il suo primo Pride: tutte le foto

Il corteo, guidato da due Drag Queen, dalle istituzioni (presenti la Regione, con l'assessore alle Pari opportunità Monica Cerutti e il consigliere Domenico Rossi, la Provincia, con il presidente Matteo Besozzi e la consigliera Milù Allegra, e la Fondazione Comunità del Novarese Onlus), da NovarArcobaleno, Sermais e Agedo ha percorso tutto il centro da piazza Garibaldi fino a piazza Martiri, dove è proseguita la festa. Dal palco di piazza Martiri, presentati dalla Drag Queen Antonella Credici, sono poi intervenuti gli organizzatori, le istituzioni, Luca Paladini de I Sentinelli di Milano, e Gianni, l'81enne torinese che è stato il primo a celebrare l'unione civile con il proprio compagno, scomparso lo scorso anno, quando è stata approvata la legge Cirinnà. Sul palco di piazza Martiri sono salite anche le storie, le storie di chi combatte ogni giorno contro stereotipi e discriminazioni e di chi rischia la vita e la libertà a causa del proprio orientamento sessuale, come Siriki, che viene dalla Costa d'Avorio.

"E' stato bellissimo - ha commentato Laura Galasso, di NovarArcobaleno - non abbiamo ancora realizzato di quanto gente siamo riusciti a portare. Un riscultato incredibile per essere il primo Pride. Ora il nostro obiettivo è andare avanti per riuscire ad avere una sede in cui aprire il punto di ascolto di Agedo Novara e organizzare iniziative".

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