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In Piemonte una nuova legge sul benessere animale

Tra le novità, la lotta al randagismo e la valorizzazione di canili, gattili e "santuari". Caucino: "Da oggi il Piemonte è ancora di più una regione pet friendly"

Abolizione della catena, riconoscimento dei benefici della pet therapy, possibilità per i padroni di essere tumulati con le ceneri del proprio amico a quattro zampe, lotta al randagismo, all'abbandono e ai maltrattamenti, interventi contro le manipolazioni genetiche, l'istituzione della figura del "pet sitter" e riconoscimento, per la prima volta, dei "santuari", i luoghi di accoglienza per gli animali ex da reddito, oltre all'istituzione degli ambulatori veterinari sociali che sono stati inaugurati in diverse città del Piemonte.

Sono alcuni dei contenuti del nuovo testo unico sul benessere animale approvato dal Consiglio regionale del Piemonte, su iniziativa dell'assessora regionale al Benessere animale Chiara Caucino.

"Ringrazio tutti i consiglieri che hanno contribuito alla realizzazione di questo testo unico che razionalizza e aggiorna le norme in materia - ha spiegato Caucino -. Con questo testo si fa chiarezza sugli obblighi che competono ad un possessore di animali d'affezione, ma anche sui diritti e sui doveri che ne conseguono, confermando la nostra lotta per il contrasto al randagismo, in piena linea con le recenti normative nazionali, sul Sistema nazionale anagrafe animali d'affezione, dando piena tutela ai servizi oggi esistenti". 

Il testo unificato si compone quindi di 42 articoli suddivisi in 5 titoli: Disposizioni generali, Benessere e contrasto al randagismo, Organismi di consultazione e controllo, Vigilanza e sanzioni e Disposizioni attuative finali e finanziarie. Per quanto riguarda, in particolare, il tema del divieto di tenere i cani alla catena, dalla Regione preciaano che il tema "è oggetto di alcune eccezioni specifiche di natura sanitaria, di sicurezza e cinotecniche. In particolare per quanto riguarda le attività produttive e agricole sarà possibile utilizzare la catena temporaneamente e per ragioni di sicurezza. Potranno invece essere lasciati liberi i cani da pastore per poter, ovviamente, ottemperare al loro compito protettivo". 

"Inoltre - ha aggiunto Caucino - il testo prevede un riconoscimento degli enti del terzo settore che operano a sostegno degli animali d'affezione e del sistema di presìdi già oggi esistenti nella nostra regione, quali i canili, i gattili, i rifugi e i santuari per animali e forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali che, in base alle disposizioni nazionali oggi vigenti, si trovano in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d'affezione, senza dimenticare l'aiuto concreto alle fasce deboli che detengono animali d'affezione che svolgono un ruolo di supporto e di aiuto per alleviare momenti difficili nell'esistenza. Con il passo, importantissimo, fatto oggi (mercoledì 27 marzo, ndr) in Consiglio possiamo dire con orgoglio che il Piemonte è una regione anche a misura di animali".

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