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Dalla diocesi di Novara 250mila euro per sostenere le famiglie

Attivato anche un fondo per aiutare gli esercizi commerciali

“Dopo i mesi dell’emergenza è giunto il momento del sostegno a persone e famiglie che rischiano di scivolare sotto la soglia della povertà e, di conseguenza, in una situazione di esclusione sociale”. Così il direttore della Caritas diocesana di Novara don Giorgio Borroni spiega la scelta compiuta dalla diocesi di stanziare 250mila euro per aiuti alle persone e alle famiglie su tutto il territorio diocesano: si tratta di 200.000 euro dei fondi straordinari della Cei destinati per il sostegno alle famiglie per l’emergenza Covid-19 e di altri 50mila euro aggiunti dalla Caritas diocesana.

“I fondi – continua don Giorgio - sono stati suddivisi nei sei vicariati in proporzione al numero della popolazione: 50mila euro nei Vicariati di Novara, Arona Borgomanero e Laghi; 40mila euro nel Vicariato dell’Ovest Ticino e 30mila euro nei Vicariati della Valsesia e dell’Ossola. L’impegno dei Vicari territoriali, insieme a quello dei moderatori delle Unità pastorali, sarà di distribuire equamente le risorse sul proprio territorio, coinvolgendo i centri di ascolto e le opere segno”. I fondi, che saranno utilizzati principalmente per acquisti di generi alimentari e di prima necessità, per il pagamento di bollette e di affitti oppure per l’acquisto di medicinali, dovranno essere rendicontati con pagamenti tracciabili. “Com’è ormai consuetudine – conclude don Giorgio – le risorse verranno distribuite su tutto il territorio diocesano e potranno essere incrementate da aziende o da privati attraverso donazioni all’interno dei tre “Fondi Rete Caritas” presenti nella Fondazioni di Comunità”.

Un'altra iniziativa della Caritas è "#Ripartireinsieme. Mettiamo in circolo la solidarietà" promossa dalla Caritas diocesana di Novara con un fondo di 10mila euro erogati dalla Cassa di risparmio di Asti nell’ambito di uno stanziamento di 330mila euro destinato alle 17 Caritas diocesane della regione ecclesiastica di Piemonte e Val d’Aosta. Il fondo interesserà a Novara tra i 5 e i 10 esercizi commerciali (come parrucchieri, estetiste, gelaterie), prevede l’erogazione di un finanziamento mediante buoni spesa per un tetto massimo di 2mila euro per ogni piccola attività produttiva locale capace di fornire servizi direttamente alle persone e avrà come destinatari una quarantina di famiglie in difficoltà. «Con la Camera di Commercio – spiega il direttore della Caritas diocesana di Novara, don Giorgio Borroni - vorremmo dare priorità agli esercizi in difficoltà che non hanno ancora beneficiato di aiuti statali o regionali. Un’ulteriore valutazione, dopo la raccolta delle richieste attraverso il bando, sarà fatta dagli operatori pastorali presenti sul territorio (parroci e volontari dei centri di ascolto) per un giudizio più corretto possibile». Una volta che sia stata individuata l’attività da sostenere, la Caritas diocesana concorderà con il titolare il numero ed il valore dei buoni da emettere fino a coprire l’intero importo del contributo ricevuto dalla Delegazione regionale. I Buoni emessi saranno distribuiti dalla Caritas attraverso i Centri di ascolto.
 

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