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Truffa dello "spoofing": come difendersi dalla tecnica svuota conto corrente

È una tecnica usata dai criminali che si fingono persone o aziende di fiducia per carpire dati sensibili e bancari

Uno dei nuovi metodi messi in atto per truffare le persone è lo "spoofing".

Non più tardi di giovedì, 28 marzo, una donna dell'Ossola è riuscita a sventare un tentativo dopo essere stata contattata da un sedicente comandante dei carabinieri di Villadossola che però non è riuscito nel suo intento perchè la donna conosceva personalmente quello vero. 

Lo "spoofing" è una particolare tipologia di attacco che consente ad un criminale di nascondere la propria identità per risultare "affidabile" alla vittima designata ed ottenere così accesso ad informazioni riservate e dati sensibili come quelli del conto corrente bancario.

Infatti, durante la chiamata del sedicente comandante dei carabinieri, la donna veniva avvisata di movimenti anomali sul suo conto corrente bancario e che a breve avrebbe ricevuto una telefonata della polizia postale, effettivamente arrivata dopo pochi minuti sempre ad opera dei criminali che l'avevano presa di mira.

I carabinieri consigliano di prestare sempre più attenzione a chiunque cerchi in qualche modo di carpire i nostri dati, in particolare quelli riconducibili a conti correnti, carte di credito e simili.

I militari ribadiscono che nessuno può lecitamente chiedere tali informazioni, soprattutto per telefono e tanto meno l’Arma o le altre forze di polizia, per cui è importante, nel caso si riceva una telefonata dubbia, contattare subito il 112 per denunciare l’accaduto.

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