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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bogogno

Dieci anni fa la strage di Bogogno

Furono 9 ore e mezza di terrore quelle del 27 giugno 2005, giorno in cui Angelo Sacco sparò contro la gente uccidendo tre persone. Intitolata al carabiniere Cossu la sezione borgomanerese dei carabinieri in congedo

Un giorno di ordinaria follia quello che accadde a Bogogno esattamente 10 anni fa.

Angelo Sacco, all’epoca dei fatti 54enne, freddò il geometra Claudio Morsuillo, 39 anni, di Novara, che si era recato nell’abitazione di via Martiri per un’ingiunzione di pagamento; il carabiniere Giampiero Cossu, 30 anni, di Bogogno, in servizio a Gattico e Giovanni Paracchini, 45 anni, di Borgomanero la cui sua unica sfortuna fu quella di passare per strada in sella alla sua moto.

Sacco, informatico depresso, sparò all’impazzata contro i passanti. Ferì 9 persone, tra cui sei carabinieri, alcuni dei quali in modo grave, oltre ad infierire sui corpi delle persone già uccise tanto da impedire ai soccorritori di potersi avvicinare a recuperarli.

Tutt’intorno si fermò con i vicini di casa e i famigliari dell’assassino barricati nelle proprie abitazioni.

Sacco fu arrestato solo in serata grazie ad un blitz delle teste di cuoio arrivate in elicottero.

Nel 2006 Angelo Sacco fu condannato all’ergastolo. Il processo si svolse con rito abbreviato e l'unico sconto ottenuto fu la mancata applicazione dell'isolamento diurno.

La sezione di Borgomanero dei carabinieri in congedo sita nei pressi della stazione ferroviaria, è stata intitolata al giovane carabiniere Giampiero Cossu che perse la vita per il suo spiccato senso del dovere civico.

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