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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Lagrutta, chiesti 22 anni per il presunto mandante della rapina in cui morì la gioielliera

Salvatore Stendardo, considerato dai pm il mandante, sta già scontando un ergastolo per un altro omicidio

Ventidue anni di carcere: questa è la richiesta dei pm Marilinda Mineccia e Ciro Caramore alla Corte d'Assise per Salvatore Stendardo, accusato di essere il mandante della rapina in cui morì Ida Lagrutta.

L'omicidio Lagrutta

La gioielliera novarese fu aggredita durante una rapina nel suo negozio, "Oro 999", di corso Risorgimento il 18 novembre 2011 e poi morì dieci giorni dopo in ospedale, a causa delle ferite riportate. La donna era stata colpita più volte alla testa con un oggetto contundente. La vicenda aveva sconvolto la città: nel 2016, dopo lunghe indagini coordinate dal Pm Caramore, i carabinieri del Reparto Operativo erano riusciti a collegare Stendardo alla vicenda. 

L'omicidio Milani 

Stendardo nel 2016 si trovava già in carcere per l'omicidio di Maria Rosa Milani, avvenuto a Oleggio nel settembre del 2014. All'epoca dell'omicidio Milani, nel 2014, l'uomo era evaso dal carcere di Novara e aveva deciso di rifugiarsi in una zona boschiva di Oleggio. La pensionata lo aveva però scoperto, e lui avrebbe reagito aggredendola e picchiandola sulla testa finchè non l'ha uccisa. Per questo delitto Stendardo è già stato condannato all'ergastolo. 

Le indagini e il processo

Dall'arresto per l'omicidio Milani però sono scaturiti nuovi elementi che avrebbero collocato Stendardo in corso Risorgimento la sera della brutale rapina di tre anni prima. Accusato, l'uomo ha prima confessato, ma poi ha ritrattato dicendo che la confessione gli era stata estorta. Ora i suoi legali chiedono l'assoluzione, mentre i pm hanno chiesto 22 anni di carcere per concorso anomalo nella rapina e nell'omicidio Lagrutta. La sentenza a febbraio. 

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