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Cronaca Sacro Cuore / Viale Roma

Medico aggredito durante il turno di guardia: secondo la polizia avrebbe provocato lui la lite

La Questura ha diffuso la ricostruzione dell'episodio avvenuto sabato scorso nella sede dell'Asl di viale Roma

Il caso ha fatto non poco scalpore: un medico di turno all'Asl di viale Roma sarebbe stato aggredito da alcune persone perchè si era rifiutato di fare un'iniezione. Alla notizia avevano fatto seguito decine di commenti, dall'Asl all'Ordine dei Medici, indignati per la vicenda.

Ora però la polizia di Novara, dopo aver visionato i filmati e ascoltato i testimoni, ha diffuso una versione differente da quella data dal sanitario.

La versione del medico

Secondo quanto emerso nei primi giorni dopo l'episodio il medico 61enne, S.B. le sue iniziali, era di turno di guardia nella struttura di viale Roma quando, intorno alle 20, si è presentato un uomo, P.A. le sue iniziali, cittadino dominicano, per chiedere un'iniezione intramuscolo. Il dottore si sarebbe rifiutato, come da prassi visto che non avrebbe potuto fare un'inizione di un farmaco prescritto da un altro medico. Ne sarebbe nato un diverbio, in cui sarebbero intervenute anche quattro donne, tutte familiari del paziente. Il medico sarebbe stato quindi colpito da un pugno al volto, che gli avrebbe procurato una ferita e la rottura degli occhiali. A sedare la rissa è intervenuto un collega che era di turno. 

La versione del paziente

Secondo il racconto del paziente e delle sue familiari invece il medico si sarebbe rifiutato maleducatamente di fare l'iniezione, insultando anche una delle donne e chiudendo loro la porta in faccia, entrando anche in contatto fisico. La mattina successiva il paziente ha sporto denuncia nei confronti del medico, allegando anche il referto del pronto soccorso di L.P.S., una delle donne presenti, che aveva subito delle contusioni mentre cercava di sedare la lite. Il medico invece, nonstante le insistenze degli agenti, non avrebbe sporto denuncia subito nè sarebbe andato al pronto soccorso per farsi curare immediatamente. Solo dopo alcuni giorni si è presentato in Questura, allegando il referto di 30 giorni di prognosi per le ferite al volto. 

La versione della polizia

Nel primo pomeriggio di venerdì 16 marzo però la questura di Novara ha diffuso un comunicato stampa ufficiale con la ricostruzione della vicenda, che diferisce non poco dalla versione del medico. "Al fine di chiarire i fatti - si legge nel comunicato della Questura - gli agenti della Squadra Mobile dopo aver acquisito le immagini delle telecamere presenti nei locali della guardia medica, accertavano che il medico S.B. in maniera esagitata entrava in contatto fisico con P.A. provocandolo. Quest’ultimo cercava di guadagnare la porta d’uscita, alzava un braccio per difendersi ed in questo frangente impattava con il volto di S.B. Le successive immagini mostrano altresì che S.B. si toglieva gli occhiali, li lasciava cadere a terra e gli stessi venivano accidentalmente calpestati da uno dei medici intervenuti a sedare la lite".

La conclusione

A finire deferito all'autorità giudiziaria dalla Squadra Mobile in questo caso non è stato il paziente, ma il medico. Gli agenti infatti, dopo aver controllato i filmati, hanno visto che le lesioni al volto del dottore non sarebbero state volontarie e che era stato lui stesso a provocare la discussione.

Al di là di come si sia svolto questo strano e controverso episodio, resta comunque l'annoso problema della sicurezza per i medici che lavorano in guardia medica e, forse, anche per chi in guardia medica va per farsi curare. Una maggiore sorveglianza non potrebbe certo che giovare a tutti, con e senza camice. 

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