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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Aggredirono il titolare di un night club a Gionzana, arrestati

A finire in manette sono stati tre uomini di nazionalità albanese, sospettati per il tentato omicidio del connazionale S.E., proprietario del locale novarese

Nella notte tra il 4 e il 5 marzo scorsi il titolare del night club di Gionzana, frazione di Novara, era stato aggredito e ferito gravemente con una mazza da baseball (e altri strumenti atti a offndere). A qualche settimana di distanza dall'accaduto, la polizia ha arrestato i presunti responsabili, sospettati per il tentato omicidio dell'uomo, S.E., 36enne di nazionalità albanese.

A finire in manette tre suoi connazionali, rintracciati nel Bolognese: si tratta di Pieter, Mario e Mark Gjoni, di 36, 23 e 21 anni. I tre, irregolari sul territorio nazionale e con precedenti, conoscevano la vittima e si sono rifugiati nell’hinterland del capoluogo emiliano subito dopo l'aggressione.

L’operazione, denominata "Fuoricampo", è stata condotta a conclusione di un’articolata attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Novara che ha acconsentito di identificare e localizzare i responsabili della violenta aggressione.

Nella mattinata di sabato scorso la Squadra Mobile di Novara, unitamente ai colleghi della Squadra Mobile di Bologna, ha fatto irruzione in un appartamento ubicato nell’hinterland di Bologna, dove i tre si erano nascosti. Nell'abitazione, oltre ai tre uomini poi sottoposti a fermo  di polizia giudiziaria, la polizia ha trovato anche altre sette persone, tra cui tre clandestini.

Secondo quanto ricostruito, l’aggressione al co-titolare del Lulu Club sarebbe stata pianificata a seguito di un banale diverbio e portata a termine con estrema determinazione e crudeltà, nonché in modo insidioso proprio al fine di mettere la vittima in condizione di non potersi difendere.

Subito dopo l’aggressione, i tre, consapevoli del rischio di poter essere identificati in breve tempo, sono fuggiti dal territorio novarese e si sono rifugiati in un appartamento di San Lazzaro di Savena (Bologna), ospitati da alcuni connazionali.

Le indagini prontamente attivate sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Novara hanno però permesso di ricostruire quanto avvenuto, di raccogliere gravi indizi di reità a carico dei tre individui, e di localizzarne il nascondiglio. Il fermo è stato convalidato dal Gip di Bologna che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare in carcere per tutti e tre gli indagati.

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