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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Arona

"Aiutiamoci", un Aronese mette a portata di click la solidarietà

Nell'era del "2.0" anche la solidarietà può essere a portata di click. E' questo quanto deve aver sostenuto Massimo Tosi, aronese, ideatore del gruppo "Aiutiamoci" sul socialnetwork Facebook

Nell'era del 2.0 anche la solidarietà può passare attraverso internet e dai social network.

E' questa l'idea che probabilmente ha spinto l'aronese Massimo Tosi, classe 1961 e un grande cuore, a creare sul noto social network Facebook il gruppo "Aiutiamoci", un gruppo che nasce dal web ma che dà realmente una mano d'aiuto e di sostegno a chi ne ha davvero bisogno. E proprio con Massimo Tosi, fautore dell'idea, abbiamo parlato dello scopo del gruppo, delle iniziative e dei bisogni più richiesti.

Quando e come è nata l'idea?
L'idea è nata a metà del mese di settembre del 2011, dopo una serie di costatazioni e la presa di coscienza di moltissime e  più svariate richieste di aiuto nelle quali mi imbattevo  ogni giorno.

Chi sono i fautori dell'idea?
L'idea è partita principalmente dal sotroscritto, in tempi oltretutto non sospetti, e solo per esigenze di aiuto nel prossimo. All'epoca avevo una posizione ed un lavoro, cosa che purtroppo da maggio 2012 non ho più, allo stato attuale sono disoccupato, ma non mi demoralizzo e cerco di aiutare quanti come me sono in condizioni precarie.

Il gruppo è solo online o c'è una sede fisica?
Il gruppo è nato e si sviluppa principalmente online. L'unica sede fisica è un magazzino esistente che si trova ad Asti, messo a diposizione da una cara amica, Gilda Rizzo, attiva nel gruppo, presso il quale facciamo confluire tutto ciò che riceviamo.

Quanti a tutt'oggi aderiscono all'iniziativa attivamente?
All'iniziativa aderiscono parecchie persone, iscitti al gruppo su Facebook,  partecipando attivamente e con pronta risposta, sia in forma anonima ma concretamente alle finalità dell'iniziativa, desiderosi di fare del bene per il prossimo. 

In che cosa e come si può essere utili?
Tutti possono essere utili divulgando in primis il progetto, facendo in modo che più persone, tra le più svariate e a vario titolo vengano a conoscenza delle esigenze di chi ha bisogno e possano dare una mano, anche solo con un consiglio o in modo più concreto partecipando attivamente al dialogo e alle richieste del gruppo. 

Quanti oggetti e cosa in particolare avete raccolto? Cosa viene più richiesto?
Ad oggi abbiamo raccolto un pò di tutto: da abbigliamento per bimbi, ai giochi,  persino a derrate alimentari. Purtroppo le richieste più soventi sono un posto di lavoro e denaro: lì viene la parte difficile, difronte a tali richieste rimaniamo un pò spiazzati. Non sono certo problemi facili e immediati da risolvere. 

C'è un magazzino? Dove?
Come già detto sopra esiste un magazzino già operativo ad Asti. Ci organizziamo per il momento anche presso le abitazioni dei membri al gruppo, almeno quelle vicino la zona dell'Aronese, trasfomandoli in posti di transito delle merci destinate a qualcuno bisognoso.

Come si può ritirare o portare ciò di cui si ha bisogno? A chi si può rivolgere?
Per fare richiesta di ciò che si cerca, che si dona o che si scambia, abbiamo creato degli appostiti sottogruppi  all'interno del gruppo "Aiutiamoci" sul social network.

Qual'è il bacino geografico coperto da questa attività? Avete richieste anche da fuori regione?
Abbiamo membri da tutte le parti di Italia. Al momento però, per ovvi motivi logistici e di gestione, il centro di recuopero e smistamento è limitato alla sola zona del  Piemonte.

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