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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Turismo: aumentano gli arrivi e le presenze nel Novarese

Da gennaio a ottobre gli arrivi sono stati circa oltre 328mila, le presenze oltre 922mila, con un periodo medio di permanenza di 2,8 giorni. La maggior parte dei turisti sono stranieri. A Novara città +33% di presenze

Cresce il turismo nel Novarese, che quest'anno inverte la rotta e fa segnare un significativo aumento dei numeri, sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze (ovvero il numero di notti di permanenza).

Da gennaio a ottobre, infatti, gli arrivi sono stati circa 328mila (+3,45%) e le presenze oltre 922mila (+6,66%), con un periodo medio di presenza di 2,8 giorni. Ovviamente i dati sono ancora provvisori, in quanto si riferiscono ai primi 10 mesi dell'anno, ma restituiscono comunque un quadro molto positivo dell'offerta turistica novarese.

Complessivamente, in provincia gli arrivi sono aumentati del 2,28% nel settore alberghiero e del 7,86% in quello extralberghiero. A far registrare i numeri più alti sono gli stranieri, che raggiungono il Novarese prevalentemente per motivi di affari (+9,96% di arrivi e + 11,98% di presenze). Il dato relativo ai turisti italiani, invece, è pressochè stabile, con un leggero calo (-0,87%) nelle presenze.

"Il Novarese - ha commentato il presidente della Provincia Matteo Besozzi - diventa più attrattivo nel suo complesso e accanto ai laghi che tradizionalmente intercettano i volumi più ampi di turisti (quasi 70mila gli arrivi nei comuni novaresi del Lago d’Orta, 118mila nel Lago Maggiore) anche il bacino Atl, che comprende i restanti territori della provincia, fa segnare numeri lusinghieri con quasi 140mila arrivi (+9,25% gli arrivi, +22% le presenze). L’offerta ricettiva, ad eccezione di qualche b&b, è però rimasta stabile. Occorre individuare nuove forme di ricettività, per un diverso target turistico. Nel Novarese, ad esempio, manca un ostello della gioventù: strutture di questo tipo, moderne e di alto livello, sono le preferite dai turisti nord europei".

L’analisi dei dati fa rilevare un trend di crescita complessivo: nelle zone lacustri cresce il Lago d’Orta dove si conferma determinante la presenza di stranieri (inglesi, francesi, tedeschi e svizzeri), mentre il turismo del Lago Maggiore resta pressochè invariato, dove una parziale flessione del settore alberghiero è compensata da un aumento dei frequentatori dei campeggi, anche in questo caso stranieri. Per quanto riguarda la città di Novara, invece, i dati parlano di un aumento del 33% delle presenze (circa 140mila) e del tempo di permanenza che passa da 2,8 a 3,8 giorni; i dati maggiori si sono registrati nei mesi di maggio, agosto e settembre.

Tornando al tipo di turismo, nel "bacino Atl", quello dei comuni che non gravitano sui laghi, il turismo è prevalentemente di natura lavorativa e congressuale, ma anche manifestazioni ed eventi (sportivi, culturali ed enogastronomici) stanno prendendo sempre più piede e riescono ad attrarre un numero di visitatori crescente. "Aumentano poi i turisti stranieri sulle Colline Novaresi - ha commentato la presidente Atl Maria Rosa Fagnoni -. Stiamo lavorando per aumentare ancora di pià l'appeal turistico del nostro territorio, anche all'estero".

"Il nostro territorio - ha concluso Besozzi - ha tanti elementi di attrazione e può portare a risultati ancora più positivi, anche in vista dell'appuntamento con Expo 2015. Per questo stiamo lavorando, sia con Atl sia con Distretto dei laghi, per costruire pacchetti attrattivi in grado di migliorare l'offerta turistica del territorio, culturale e non, cercando di aumentare così i giorni di permanenza nei nostri comuni. E proprio nel periodo di Expo inaugureremo una grande mostra, sul tema della geografia, che vedrà la Provincia come capofila. Stiamo poi lavorando per ampliare il sistema culturale, una vetrina per musei, monumenti più importanti e siti Unesco, una vera rete che stiamo allargando dalla città di Novara all’intero territorio".

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