"Mio figlio non riesce a salire sull'autobus sovrafollato"
La denuncia di una madre, che deve accompagnare il figlio a scuola a causa delle corse scolastiche con troppi passeggeri a bordo
"Non posso continuare ad accompagnare mio figlio a scuola, arrivo tardi a lavoro", spiega la madre di un ragazzo, che ha da poco iniziato il primo anno all'Itis Fauser.
"La scuola è iniziata lunedì scorso e abbiamo fatto l'abbonamento dell'autobus, visto che nè io nè mio marito possiamo accompagnare il ragazzo a scuola. Il primo giorno, mentre io stavo per uscire per andare a lavorare, ho visto mio figlio tornare a casa. Gli ho chiesto il motivo e lui mi ha spiegato che c'era troppa gente sul pullman e non è riuscito a salire. Così l'ho portato a scuola in macchina, arrivando tardi al lavoro".
Il problema, già noto da diversi anni, coinvolge soprattutto le corse scolastiche, che negli orari di punta, tra le 7 e le 8, sono sovraffollate di studenti. Spesso poi i ragazzi più giovani, già un po' spaesati dall'inizio delle scuole superiori, vengono spinti apposta fuori dall'autobus per far spazio agli studenti più grandi.
"Il giorno successivo è successa la stessa cosa. Io speravo che il problema fosse limitato ai primi giorni di scuola, ma ormai è più di una settimana che arrivo tutti i giorni in ritardo al lavoro per accompagnare mio figlio a scuola. Peraltro abbiamo anche pagato l'abbonamento dell'autobus per tutto l'anno scolastico, spendendo non poco. Credo che sia una cosa indecente che i ragazzi non riescano a raggiungere la scuola perchè non ci sono corse a sufficienza per far salire tutti. Spero che vengano aggiunti degli autobus, altrimenti non so come farà mio figlio ad arrivare scuola in orario, io non posso più assentarmi dal lavoro".