Corso XXIII marzo, barista truffata da un anziano

Un uomo altro, magro, ben oltre i settant'anni, che non desta nessun sospetto. É questa la descrizione del truffatore che nella girnata di lunedì è riuscito a "intascarsi" 150 euro.

A raccontarlo è la proprietaria di un bar in corso XXIII Marzo "Voglio che la storia si sappia per evitare che capiti in altri bar o in altri esercizi commerciali" spiega la barista.

"Il bar era pieno ed è entrato un signore anziano, distinto, che mi ha chiesto di mettere i soldi su una carta ricaricabile  - racconta - generalmente aspetto che non ci sia più gente al bancone, ma quel signore era lì in attesa e mi ha fatto quasi tenerezza. Ho preso il suo numero di carta e ho eseguito la ricarica di 150 euro; di solito per dare la conferma aspetto che mi diano i soldi, ma nella fretta ho autorizzato la transazione senza pensarci".

L'anziano quindi, arrivato il momento di pagare, ha cercato di farlo attraverso un'altra carta ricaricabile. "Ovviamente gli ho detto che non era possibile - prosegue la titolare del bar - Lui mi ha detto di aspettare; sarebbe andato in posta a prelevare e poi mi avrebbe portato i soldi. Io non mi sono fidata e l'ho accompagnato allo sportello bancomat, lasciando per altro il bar pieno. Lo sportello ha rifiutato la carta, così siamo entrati e abbiamo fatto la coda per parlare con un'impiegata".

La barista ha quindi spiegato la situazione all'impiegata, che ha detto di non poter fare nulla, anche perchè l'anziano sosteneva di non avere i documenti per il prelievo. "Sono tornata al bar e ho chiamato i carabinieri - prosegue - Una volta arrivati ho sporto denuncia e loro hanno portato via l'anziano, ma nel giro di poche ore era ancora in giro". 

Parlando con i carabinieri la barista ha anche scoperto che l'uomo ha alle spalle già tre denunce per truffe di questo tipo. 

"É importante far girare la voce - conclude la ragazza - altrimenti potrebbe capitare ancora".