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Cronaca Boca / Via Brughiera III, 1

Boca dice no all'impianto per il recupero di argille, fanghi e terre non pericolose

L'Amministrazione comunale ha seguito il volere dei cittadini deliberando all'unanimità la contrarietà alla costruzione dell'impianto, ciononostante sarà la Provincia a decidere. Due consiglieri sono stati minacciati

Le quasi 500 firme raccolte dal comitato bochese contro la costruzione dell'impianto per il recupero di argille, fanghi e terre non pericolose hanno raggiunto il primo scopo, ovvero far deliberare il consiglio comunale contro la realizzazione dell'impianto proposto dalla ditta Italhousing Oleggio di Borgomanero che vorrebbe costruirlo nella zona industriale di via Brughiera.

"Siamo sollevati del parere contrario votato all’unanimità dal consiglio comunale - commentano dal comitato - la presa di posizione dell’amministrazione comunale arriva a seguito delle perplessità sollevate prima da noi cittadini e poi dagli organi tecnici della Provincia riuniti conferenza di servizi, al riguardo della qualità dei rifiuti che verrebbero portati in loco ed alle loro modalità di trattamento. Il comitato ha sempre manifestato apertamente la propria contrarietà al progetto, invitando l’amministrazione ad un costruttivo dialogo con la popolazione su un tema così importante per il territorio. Infatti, riteniamo che i dodici posti di lavoro paventati dai proponenti del progetto non siano sufficienti a mitigare le potenziali conseguenze negative dell’installazione, innanzitutto per coloro che hanno investito nella valorizzazione enogastronomica e turistica del territorio".

La questione a Boca è arrivata a livelli troppo alti, tanto che due consiglieri di maggioranza, Rita Bufis e Luca Mazzocchi, hanno ricevuto delle lettere anonime, firmate da un fantomatico comitato della panchina, che minacciavano le loro attività commerciali se non si fossero opposti a tale iniziativa.

"Abbiamo agito sempre in trasparenza ed alla luce del sole - concludono dal comitato - quindi prendiamo le distanze da ogni tipo di protesta fatta in maniera anonima, ancor più se di carattere minatorio, segnalate da Rita Bufis, durante il consiglio comunale".

Il sindaco Pierangelo Puricelli comunica che le indagini per risalire agli autori delle missive sono in corso.

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