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Cronaca Borgomanero

Borgomanero: la nuova Casa Piccolo Bartolomeo è realtà

Il presidente di Mamre Mario Metti, insieme ai progettisti Marco Preti e Carlo Quirico, ha presentato ufficialmente il progetto della nuova comunità Mamma bambino che nascerà a nord di Borgo

Sorgerà nella zona nord di Borgomanero, in via Repubblica, la nuova Casa accoglienza per mamme e bambini in difficoltà.

E’ stato ufficialmente dato il via al progetto, ora si tratta di scegliere l’impresa costruttrice. I lavori partiranno entro la fine dell’anno.

 “Dopo oltre 18 anni di attività la Casa Piccolo Bartolomeo è stata obbligata ad intraprendere un’altra strada –  illustra il presidente Mario Metti –  ora necessita di andare in una nuova struttura perché per la Regione l’attuale Casa non risponde più alle proprie funzioni poiché oggi la Casa non ospita solo ragazze madri, ma anche vittime di violenza e con altre problematiche, l’ultima arrivata solo pochi giorni fa, inoltre non vi lavorano più solo volontari, ma operatori specializzati”.

 “Avevamo due terreni da valutare, lo abbiamo scelto, pattuito la cifra, manca l’atto notarile – ci racconta l’ingegnere Carlo Quirico – il progetto esiste, stiamo visionando i preventivi delle imprese, anche se tutto dipende dalle donazioni, speriamo di rientrare nei progetti delle Fondazioni”.

La Casa infatti vive grazie all’intervento di tante persone che donando il 5xmille o le proprie competenze, come hanno fatto l’ingegner Quirico e il designer Preti lavorando gratuitamente, portano avanti questo progetto.

“La nuova casa accoglienza sarà realizzata in mezzo al verde – spiega nello specifico Marco Preti - sarà uno “scatolotto” che deve dare idea di protezione, rivestito in legno, con all’interno un patio che raccoglie la luce e permette ai bambini di giocare seguiti dalle mamme in stanza per un totale di 7 camere. I servizi comuni saranno la zona pranzo, il soggiorno, una zona giochi e psicomotricità e gli uffici”.

Inoltre il presidente dell’Associazione Mamre, Mario Metti, ha sottolineato che la nuova Casa vorrà dare maggiormente un’opportunità lavorativa a queste persone per fargli ritrovare la propria dignità. “Ci occuperemo di agricoltura biologica coltivando piante officinali e frutti – dice Metti - aggiungendo tassello dopo tassello compiremo un fantastico mosaico. La nostra Casa è sempre aperta e venirci a trovare è il regalo più grande che ci potete fare. Il benessere esiste quando tutti insieme vivono bene, consapevoli di non aver lasciato indietro nessuno”.

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