rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La trilogia del Cammino di Santiago di due novaresi

Due amici, il cavagliese Marco Viero ed il borgomanerese Antonio Mora, hanno percorso a piedi 800 km su sentieri da Roncisvalle a Santiago de Compostela. Ecco il racconto della loro esperienza unica

“La nostra prima idea era stata quella di fare gli ultimi 300 km del Cammino, ma quando siamo andati dal priore di Prato Sesia per aver la credenziale del pellegrino, il religioso ci ha fatto meditare e la settimana dopo abbiam deciso di partire dall’inizio e fare tutti gli 800 km – così iniziano a raccontare Marco & Antonio - nel maggio del 2012 siamo partiti con il primo viaggio da Roncisvalle a Burgos. La prima tappa era in montagna ed è stata faticosa e lunga, ma poi ci siamo abituati – confessa Antonio Mora – avevamo anche fatto un pre allenamento camminando 12-15 km per un paio di mesi, ma non era stato così intenso perché in Spagna percorrevamo dai 20 ai 26 km al giorno”.

l viaggi, che sono stati divisi in tre tranche per problemi di lavoro dei due amici, sono durati tutti circa due settimane, dando così il tempo di visitare anche le città attraversate, molte delle quali hanno avuto nuova vita grazie a questo nuovo turismo del pellegrino.

“Ad ottobre dello stesso anno siamo tornati a Burgos con lo scopo di arrivare ad Astorga – ricorda Marco Viero – abbiamo attraversato un altopiano completamente disabitato con piantagioni di soia, è stato il paesaggio-clima che ho amato di più. Ricordo che Frumista abbiamo percorso 7 km sulla ghiaia che ci hanno massacrato. Di solito il terzo giorno vai in crisi per la stanchezza, mediamente si cammina 7/8 ore al giorno”.

Il cammino di Santiago

Ed ecco l’ultimo tratto, il completamento di un’esperienza che rimarrà sempre nei loro cuori.

“Lo scorso ottobre siamo ripartiti da Astorga per giungere finalmente a Santiago, l’ultimo pezzo è stato il più bello per molti boschi e foreste attraversati, posti da fiaba, con sentieri bellissimi – ricorda Marco – è stato il viaggio che ho sofferto di più, forse non ero sufficientemente allenato  - continua Antonio – siamo passati dalle montagne del Cebreiro dove a 1500 metri c’è una croce di ferro, inoltre gli ultimi giorni ha piovuto, ma non ci ha stancato più di tanto perché eravamo attrezzati. Siamo arrivati a Santiago alle 12 per la messa del pellegrino, abbiamo visitato la cattedrale dove c’è la tomba di san Giacomo. È stato molto emozionante!”.

Ripensando a quei momenti aggiungono: “è stato bello incontrare tante persone di ogni nazionalità, anche ragazzi giovani, con chiunque si incontrava si dialogava. Viaggiavamo con uno zaino da 10 kg su un cammino segnalato, per la maggior parte sterrato. La nostra giornata tipo: sveglia alle 8, colazione, partenza alle 9, un pranzo frugale camminando, arrivo dopo le 16 e serata relax".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La trilogia del Cammino di Santiago di due novaresi

NovaraToday è in caricamento