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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Borgomanero

Borgomanero, futuro incerto per l'area ex Tarditi

Il piano triennale delle opere pubbliche pesantemente condizionato dal Patto di stabilità

Il Consiglio comunale di Borgomanero ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, "un piano condizionato delle restrizioni del patto di stabilità – spiega il vicesindaco Sergio Bossi - Stiamo navigando a vista, man mano che il Comune incasserà dei soldi destinati alle opere pubbliche saranno utilizzati per gli interventi previsti nel Piano triennale".

La scaletta degli interventi del 2014 prevede la sistemazione esterna del campo sportivo e di Santa Cristinetta (la spesa prevista è di 108 mila euro) e l’illuminazione (222.000), l’adeguamento degli impianti di Villa Marazza (un milione di euro) e la bonifica della Beatrice (1.287.000 euro). Per il prossimo biennio i cantieri in programma riguardano la riqualificazione dell’area ex Tarditi per realizzare un parcheggio (700 mila euro, 400 nel 2015 e 300 nel 2016), la riqualificazione energetica dell’asilo di via Foscolo (314 mila euro), la manutenzione delle strade (350 mila euro).

Bossi, durante l’ultima assemblea del Consiglio comunale ha aggiunto "sono attualmente in corso altri lavori pubblici, il 16 giugno sono iniziati gli interventi per l’adeguamento sismico delle scuole della frazione di Santa Cristina e si stanno svolgendo i lavori di rifacimento della pavimentazione del ponte di San Marco con la creazione dei nuovi marciapiedi. Nuovi impianti anche per la palestra di via Vecchia e via Cadorna. Si tratta di opere - sottolinea il vicesindaco - che dovranno essere concluse per l’inizio di settembre, in particolare quelle scolastiche".

Critici gli interventi dell’opposizione: "L’area Tarditi, acquistata anni fa con soldi comunali (per 1milione 700mila euro) ora ha un futuro incerto – sottolinea Hassan Pagano, del Pd – Il patto di stabilità, che peraltro si conosce da anni, è un mantra che viene riproposto ad ogni occasione. Il Comune dovrebbe cercare i finanziamenti partecipando a bandi, cercando finanziamenti europei, regionali, delle Fondazioni bancarie… Poco o nulla viene fatto salvo poi nascondersi dietro la “scusa” del Patto di stabilità".

Lapidaria la risposta di Bossi: "Questo piano risente fortemente dei tempi, a causa dell’assoluta incertezza su certe entrate e delle difficoltà economiche, ma i lavori che sono stati fatti hanno beneficiato tutti di finanziamenti e bandi. E’ sicuramente del piano triennale di lavori pubblici più ridotto che la città abbia mai avuto. Per alcune opere - sottolinea il vicesindaco – pur di avviarle, verranno effettuati i bandi con l’avvertenza che i lavori partiranno quando ci saranno le disponibilità economiche".

E’ il caso del rifacimento degli impianti di Villa Marazza. Le buste della gara verranno aperte il 3 settembre, ma l’intervento inizierà se e quando ci saranno le risorse. 

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