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Cronaca

Tangenti e corruzione, dalla Camera arriva il "no" agli arresti domiciliari per Sozzani

L'ex presidente della Provincia di Novara è indagato nell'ambito della maxi inchiesta su tangenti e corruzione detta "Mensa dei poveri"

La Camera dei deputati ha respinto la richiesta di arresto per Diego Sozzani. La decisione è stata presa nel pomeriggio di ieri, mercoledì 18 settembre, con voto a scrutinio segreto (309 sono stati i voti contrati, 235 quelli favorevoli).

Negata l'autorizzazione all'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, quindi, contrariamente a quanto era stato deciso lo scorso luglio dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere, che si era invece espressa a favore.

L'ex presidente della Provincia di Novara, deputato per Forza Italia, è indagato nell'ambito della maxi inchiesta su tangenti e corruzione detta "Mensa dei poveri". Lo scorso maggio per Sozzani era stato chiesto l'arresto, ma essendo un onorevole l'autorizzazione deve passare attraverso un iter. La stessa giunta per le autorizzazioni, sempre a luglio, aveva già negato, sulla stessa vicenda, il permesso all'utilizzo delle intercettazioni che riguardavano proprio Sozzani. 

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