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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cameri

Ruba 300mila euro dalle casse del Parco del Ticino, nei guai dipendente

Antonio Ettore Benelli, 49 anni, è agli arresti domiciliari con l'accusa di peculato con induzione in errore a danno dell'Ente. Secondo gli inquirenti, Benelli avrebbe approfittato del suo ruolo di responsabile del personale per arricchire il proprio conto in banca

E' stato arrestato con l'accusa di peculato con induzione in errore a danno di ente pubblico Antonio Ettore Benelli, responsabile del personale dell'Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.

L'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Novara, è stata eseguita nei giorni scorsi a seguito di un'indagine condotta dalla Procura della Repubblica e dal Nucleo di polizia tributaria di Novara. L'uomo, 49enne residente a Rivolta D'Adda, si trova ora agli arresti domiciliari.

Benelli è chiamato a rispondere dell'accusa di aver approfittato del proprio ruolo di responsabile dei pagamenti delle retribuzioni del personale dell'Ente per indurre in errore, in diverse occasioni, i vertici dell'istituzione, sottoponendo alla loro firma mandati di pagamento con i quali, in realtà, venivano disposti bonifici bancari sul proprio conto corrente bancario. In tutto, nel 2012 l'uomo era riuscito a sottrarre alle casse dell'Ente denaro pubblico per oltre 296mila euro.

Ad accorgersi di tutto, sono stati proprio i vertici dell'Ente, che hanno sede amministrativa all'interno di Villa Picchetta a Cameri. E' così scattata la segnalazione alla Procura di Novara, in seguito alla quale le Fiamme Gialle novaresi hanno dato il via ad una serie di accertamenti patrimoniali e bancari.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare come Benelli, duplicando illecitamente alcuni mandati di pagamento sottoposti poi con l'inganno alla sottoscrizione dei propri dirigenti, avesse di fatto arricchito il proprio conto in banca di quasi 300mila euro in pochi mesi. Quello messo in piedi dall'uomo era un sistema semplice e collaudato, che si è però concluso con la notifica del provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti, inoltre, sospettano che il meccanismo possa essere stato attuato anche negli anni precedenti e che, quindi, Benelli possa aver sottratto all'Ente una cifra ancora maggiore.

In questo senso, gli accertamenti delle Fiamme Gialle proseguono tutt'ora. Inoltre, al fine di recuperare il denaro sottratto in modo illecito alla collettività, gli agenti della Guardia di Finanza hanno proposto all'autorità magistratuale l'adozione del provvedimento cautelare reale del sequestro delle proprietà immobiliari dell'uomo.

 

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