Castello: verso il sogno di una "Casa" della cultura novarese
Entro la fine dell'anno le opere dovranno essere concluse e collaudate. Con l'inizio del 2016, poi, il Castello sarà, un po' per volta, restituito alla città
Se tutto va come deve andare, i novaresi potranno tornare a vivere il Castello Visconteo Sforzesco, che da molti anni ormai è oggetto di diversi lavori di restauro e recupero. Lavori che sono cominciati più di 10 anni fa, e che vedranno la conclusione entro la fine dell'anno. Con l'inizio del 2016, poi, gli spazi del Castello saranno un po' per volta restituiti alla cittadinanza.
Ad oggi, sono stati appaltati e ultimati i lavori inerenti il 1° e il 2° stralcio, che hanno interessato il rifacimento delle coperture dell'ala Nord e della Rocchetta e la realizzazione della nuova torre su piazza Martiri, e quasi ultimati il 3° e 4° stralcio, che interessano il restauro e il consolidamento dell'intero complesso e la costruzione dell'ala Ovest, oltre al recupero dell'ala Sud. Sono poi stati aggiudicati e avvitati i lavori relativi al 5°, 6°, 7° e 8° stralcio. Questi ultimi lavori interessano gli impianti meccanico, idrico, sanitario, fognario, dduzione reti, anticendio, elettrico e le opere di completamento edile, oltre ad interventi di sistemazione degli spazi all'aperto e di completamento degli spazi interni.
"Si tratta di un cantiere già avviato dalla precedente amministrazione che abbiamo deciso di proseguire - ha commentato il sindaco Andrea Ballarè durante la visita al cantiere di mercoledì pomeriggio - poichè pensiamo che questi spazi debbano tornare ad essere vissuti e diventare il contenitore perfetto per eventi, incontri, esposizioni, concerti e mostre".
Il cantiere, che coinvolge due diverse ditte, dovrà chiudersi entro la fine dell'anno, con la conclusione e il collaudo delle opere. Solo dopo la conclusione dei lavori si deciderà cosa potranno ospitare i nuovi spazi del Castello, e per farlo l'amministrazione ha intenzione di "interrogare" i cittadini.
"Per decidere come proseguire - ha detto Ballarè - ci confronteremo con la città, perchè pensiamo che un cantiere come questo debba essere costruito e condiviso insieme alla città".
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E se inizialmente si era pensato di trasferire completamente la biblioteca civica all'interno del Castello, ora l'amministrazione lascia aperte più ipotesi, tra cui quelle della realizzazione di sale lettura e del trasferimento della biblioteca dei ragazzi, della creazione di spazi multimediali per eventi culturali e convegni a supporto di una città universitaria. Nell'area troveranno, inoltre, spazio anche un bar e un ristorante.
"Questo - ha commentato l'assessore alla Cultura Paola Turchelli - deve essere uno spazio di accoglienza della città. Uno spazio aperto alla cittadinanza, con plurifunzionalità. E il sogno della nostra amministrazione è quello di riaprire il Castello come Casa della Cultura, una cultura per tutti e di tutti".
Non è ancora chiaro e certo, quindi, cosa ospiteranno i nuovi spazi del Castello, ma la cosa certa è che "il progetto - hanno commentato il sindaco Ballarè e il vice sindaco Nicola Fonzo - dovrà stare in piedi da solo, non potrà pesare sul bilancio del Comune".