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Cronaca

Capolavori del Barocco, una mostra per presentare il Novarese ai visitatori di Expo

Due sedi espositive a Novara e un museo diffuso sul territorio. Inaugurazione il 18 giugno. Ingresso "up to you" su modello inglese

"Capolavori del Barocco" è la mostra di punta del Novarese per Expo, un evento di grande portata che animerà la città di Novara con due sedi espositive e tutto il territorio grazie ad un museo diffuso, da giugno fino ad ottobre.

L’iniziativa - organizzata da Diocesi di Novara, Atl, Provincia di Novara e Soprintendenza per i beni architettonici e culturali - è la terza tappa di un itinerario espositivo di valorizzazione dell’arte novarese che fa seguito a "Elogio dell’arte novarese secondo Giovanni Testori" del 2004 e allo straordinario successo di "Capolavori Caravaggeschi" del 2014. "Capolavori del Barocco" intende approfondire il periodo che va dal 1630, agli anni cioè che seguono la peste manzoniana, sino al 1738, anno del passaggio del Novarese ai Savoia.

"La mostra si svolgerà in concomitanza con Expo e punta ad attrarre su tutto il territorio un gran numero di visitatori, italiani e stranieri - spiegano il presidente della Provincia di Novara Matteo Besozzi, la presidente dell’Atl Maria Rosa Fagnoni e il direttore dell’Ufficio per i Beni culturali della Diocesi don Carlo Scaciga -. Sarà inoltre l’occasione per inaugurare un nuovo importante spazio culturale, la Sala Casorati, nella zona di corso Cavallotti, fulcro degli antichi Quartieri Spagnoli di Novara, che sarà insieme all’Arengo del Broletto sede di un articolato percorso espositivo. Non meno importante il museo diffuso che coinvolgerà quindici località del territorio i cui monumenti saranno valorizzati da un apposito itinerario, completato un’innovativa app per smartphone".

Curatori della mostra, che ha richiesto un lavoro di ricerca di tre anni, Francesco Gonzales (Responsabile per i rapporti degli organi di tutela della Diocesi di Novara) e Annamaria Bava (Direttore della Pinacoteca Sabauda di Torino).

"La mostra prevede una serie di sezioni tematiche che approfondiscono temi e suggestioni del Barocco - spiegano Francesco Gonzales e Anna Maria Bava - saranno presentate opere recentemente restaurate, pale d’altare e opere di devozione privata, con incursioni nelle arti minori (paramenti e suppellettili sacri) insieme a prestigiosi prestiti di musei italiani ed esteri".

L'esposizione sarà poi completata da un percorso sul territorio con apertura straordinaria  e visite guidate di edifici religiosi. Inoltre una app georeferenziata guiderà i visitatori in una quindicina di località della provincia di Novara.

"Capolavori del Barocco. Gli anni della peste e l’alba del Settecento nelle terre Novaresi" avrà inoltre una promozione internazionale grazie ad un accordo con Silvana Editoriale, curatrice del catalogo. La mostra è inserita tra le attività del Sistema culturale integrato della provincia di Novara, finanziato da Fondazione Cariplo, progetto ambizioso che ha consentito il recupero di importanti spazi culturali e di portare nel Novarese eventi come "Homo sapiens" e "In principio", già ospitati al Broletto di Novara.

"Capolavori del Barocco" è possibile grazie alla collaborazione con gli enti organizzatori di Regione Piemonte, Comune di Novara, Fonadazione Cariplo e della Fondazione inglese Sir Denis Mahon Charitable Trust, oltre a numerosi partner tecnici.

E’ proprio grazie a questa rete e all’intento di dare al territorio la massima visibilità possibile in concomitanza di Expo che la mostra sarà ad ingresso libero, prevedendo donazioni "up to you", secondo la filosofia della fondazione Mahon già sperimentata con pieno successo durante la mostra dedicata ai Capolavori Caravaggeschi. La mostra sarà inaugurata il 18 giugno per poi concludersi ai primi di ottobre.

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