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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La storia di Casa Bossi, il gioiello ottocentesco di Novara

Commissionata nel 1857 all'architetto novarese Alessandro Antonelli da Luigi Desanti, la casa appartiene oggi al Comune di Novara

Commissionata nel 1857 all'architetto novarese Alessandro Antonelli, Casa Bossi rappresenta uno dei migliori esempi di architettura civile ottocentesca.

Fu  Luigi Desanti acquistò ad acquistare la casa settecentesca con giardino per costruirvi la sua nuova residenza. Il nuovo proprietario, poco dopo l'acquisto, iniziò lavori di ampliamento e modifica affidandoli appunto all'Antonelli e, nel 1859, la casa assunse la nuova fisionomia secondo un progetto di straordinaria innovazione.

Esiste un documento notarile, redatto nel 1864, che descrive in modo dettagliato l'edificio dopo gli interventi dell'architetto novarese. Nel 1865 vennero intrapresi nuovi lavori: furono definitivamente abbattuti i vecchi corpi di fabbrica e fu ultimato il prolungamento sulla via aperta per l'accesso diretto sul recente baluardo di epoca spagnola. Da quel momento iniziarono i lavori necessari per la rifinitura della facciata laterale, prospettante direttamente sulla nuova strada.

Alla morte di Luigi Desanti, la casa passò agli eredi e, nel 1880, da questi ultimi al cav. Carlo Bossi, dal quale la ereditò il figlio Ettore, collezionista e mecenate novarese. Divenuta proprietà del Civico Istituto Dominioni alla morte di Ettore Bossi nel 1851, la casa appartiene oggi al Comune di Novara.

Casa Bossi rappresenta una delle realizzazioni più significative dell'architetto Antonelli: appare come la sintesi di tutti gli indirizzi tecnici e formali sperimentati dall'architetto. Singolare sono la sua tipologia e il suo rapporto con le preesistenze: Alessandro Antonelli, riutilizzando solo in parte il costruito già esistente, rinnovò con quest'opera il tema della casa signorile fondendo le tipologie del palazzo urbano e della villa di campagna, così come suggerito dalla posizione stessa del fabbricato, situato sui baluardi all'epoca aperti sulla campagna novarese.

Impostato su pianta rettangolare e articolato intorno a due cortili, l'edificio sviluppa il suo prospetto principale sul colonnato sormontato da timpano e si affaccia direttamente sull'antico percorso di cinta spagnolo. Suggestiva e imponente è l'immagine del palazzo, che al suo interno si articola in nitidi porticati scanditi da un ordine dorico austero ma snello nelle proporzioni degli intercolumni e nello scalone d'onore che introduce agli ampi appartamenti che conservano ancora la ricca decorazione pittorica.

[fonte www.comune.novara.it]

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