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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Processo Giordano, oggi si torna in aula

L'ex sindaco ed ex assessore regionale è accusato di diversi reati, tra cui corruzione e concussione. Con lui alla sbarra altre 18 persone, tutte personalità di spicco della vita politica o imprenditoriale novarese

Ricomincia oggi il processo a Massimo Giordano, ex sindaco leghista di Novara ed ex assessore regionale della giunta Cota. Questa mattina in aula si discuterà delle eccezioni presentate dalla difesa, in particolare dell'indeterminatezza dei capi d'imputazione.

Alla sbarra con Giordano altre 18 persone: la lista annovera nomi di ex assessori e consiglieri, come Giuseppe Cortese, ex capo della segreteria di Cota, e la moglie Isabella Airoldi, portavoce di Giordano e attuale consigliera comunale. Ex assessori sono anche Gerardo Murante e Matteo Marnati, mentre Riccardo Lanzo è un consigliere comunale.

Coinvolti nella vicenda anche dirigenti comunali, come Paolo Cortese, attuale dirigente ed ex capo dei vigili, l'ex segretario comunale Sergio Albenga e la dirigente Almanda Tritto.

Altri nomi noti sono quelli di Mario Berti, ex titolare del bar Coccia, e Francesco Amodei, ex direttore di Novara Oggi, e quelli di imprenditori piuttosto conosciuti nel novarese, come Pietro e Giovanni Previde Prato, Andrea Giacomini, Lorenzo Fragola, Nicola D'Adamo, Filippo Polidoro e Dario Marchetti.

La vicenda era partita dal bar Coccia e da lì si erano scoperti una serie di altri illeciti: le indagini si sono concentrate sui presunti "favoritismi" da parte dell'allora amministrazione comunale nei confronti del locale, per arrivare ad altri reati legati a Casa Bossi, alla costituzione del quotidiano Nord Ovest, ai presunti favoritismi per il gruppo editoriale D-Media fino al presunto tentativo di corruzione di un funzionario regionale per la Fondazione Novara Sviluppo.

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