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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Briona

La storia del Castello Solaroli di Briona

Collocato in posizione strategica in cima alla cresta collinare, il Castello ha origini antichissime ed è tuttora abitato

Le prime notizie scritte sulla presenza di un castello a Briona risalgono al 1140, ma la località sui cui sorge il Castello Solaroli viene ricordata per la prima volta nel 995.

Il Castello Solaroli di Briona è collocato in posizione strategica, in cima alla cresta collinare e, come approntamento militare, dominava la pianura sottostante, controllando gli accessi a Novara dal Nord Ovest.

E' probabile che il luogo fosse già presidiato in epoca longobarda, ma non ci sono certezze sul suo fondatore. A partire dal 1140 e fino al 1209 il castello è di proprietà ai conti di Biandrate. Durante il XIII secolo alle proprietà dei conti si sostituirono i possessi delle famiglie capitanali, legate a Novara e alla sua politica espansionistica. Con l'avvento della signoria viscontea Briona entrò nella sfera di influenza dei domini di Milano. Nel 1356 il castello divenne possesso dei Visconti che ne fecero una base per le loro lotte contro i Marchesi del Monferrato.

Nel 1449 a Melegnano fu fissato il destino di Briona: Francesco Sforza, avviato alla conquista del ducato di Milano, per sdebitarsi con Giovanni Tornielli che da due anni combatteva al suo fianco, gli concesse in feudo il castello con ogni potere di amministrare la giustizia e di riscuotere i proventi finanziari spettanti all'amministrazione dello Stato. Nel 1486, il Tornielli volle abitare a Briona con suo figlio Melchiorre e pertanto decise di costruire, entro il perimetro della fortezza, la rocca, uno degli edifici militari più suggestivi del novarese.

Nel 1583 il Conte Manfredo Tornielli, possessore della fortezza, morì senza lasciare alcuna discendenza maschile e pertanto i suoi beni, considerati di natura feudale, furono ripresi dagli agenti della Camera Ducale di Milano. Cinque anni dopo la rocca tornò però di proprietà delle eredi Tornielli.

Nel 1597 Antonia Tornielli sposò Giovanni Battista Caccia detto il "Caccetta", che si recò a vivere nella rocca di Briona almeno a partire dal 1598. Reo di molti delitti e di attività antispagnole, fu giustiziato a Milano nel 1609. La rocca fu sequestrata dalla Camera Ducale di Milano insieme ai beni familiari. Nel 1653 Barbara Guasco, nipote di Manfredo Tornielli, coniugata con Claudio Dal Pozzo d'Annone, ottenne la restituzione della fortezza. Da quel momento la rocca fu abitata dai Marchesi Dal Pozzo D'Annone, che nel 1864 la vendettero al Barone e Generale sabaudio Paolo Solaroli, diplomatico ed aiutante effettivo del Re Vittorio Emanuele II che, nel 1867, lo insignì del titolo di Marchese di Briona.

Il castello si presenta oggi abbastanza integro. Nel corso dei secoli fu riadattato ed è tuttora abitato. Con tutta probabilità l'attuale fabbricato fu eretto verso la fine del XV secolo da Manfredo I, dopo l'assalto di Lodovico il Moro. Il castello è un quadrilatero pressochè perfetto, racchiude al suo interno un cortile pensile quadrato, con pavimento all'altezza del primo piano, sorretto da volte a crociera impostate su un pilastro centrale. Sotto di esso si trovano la sala capitolare e la cripta. L'interno del castello è a tre piani con soffitti in legno con semplici decorazioni. Domina la costruzione un'antica torre con una piccionaia molto dilatata.

[informazioni tratte dal sito web del Comune di Briona]

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