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Cronaca

Festival "Catartica 2013": dal 19 al 25 aprile la città "Resiste"

Presentato questa mattina a Palazzo di Città "Catartica: il festival delle nuove resistenze" che anche quest'anno, nel 68° anniversario della Liberazione, propone una serie di iniziative indirizzate ai ragazzi e alla città

Catartica 2013: torna a Novara il Festival delle Nuove Resistenze.

E' stato presentato questa mattina, lunedì 15 aprile, a Palazzo Cabrino, il programma di "Catartica 2013", il festival delle nuove resistenze che anche quest'anno, giunto alla IV edizione, si inserisce nel programma di iniziative comunali per le celebrazioni del 68° anniversario per la Liberazione.

Ad aprire la conferenza stampa di presentazione del festival l'assessore alla Cultura Paola Turchelli: "Non siamo qui oggi solo a presentare una giornata particolare, quella del prossimo 25 aprile. In quella data non ci sarà solo una celebrazione commemorativa. Tutte le istituzioni - tiene a precisare Paola Turchelli - hanno deciso di ricordare in modo chiaro e netto il sacrificio di quei giovani, i quali con le loro battaglie, con la loro vita hanno restituito a noi, oggi, la capacità di scelta e di giudizio. Quel sacrificio va ricordato e tramandato. Abbiamo lavorato sin da dicembre a questa nuova edizione di Catartica per poter costruire una serie di proposte, che abbiamo diviso in tematiche, che coinvolgano un pubblico soprattutto di giovani. Nei giovani c'è il futuro ma anche la possibilità di non far cessare mai la memoria. Bisogna stare nella storia attraverso la collaborazione con i nostri giovani della città, per questo motivo - anticipa - durante la celebrazione ufficiale l'orazione sarà letta da alcuni di loro. La cerimonia è stata pensata come una cerimonia partecipata che non sia perciò solo momento di retorica ma anche momento di costruzione".

A svelare alcuni dettagli sugli appuntamenti in programma, Domenico Rossi, che con l'associazione Libera e Sermais, organizza da tempo l'evento: "Catartica giunge alla sua IV edizione. Le risorse sono poche ma la volontà è tantissima. L'idea di fondo alla base di questo festiva - spiega Rossi - è che la resistenza non è questione passata ma è un discorso che continua nel presente e va guardato con attenzione per il futuro. Bisogna chiedersi quali siano le realtà attuali che si intrecciano con il passato. I Prodotti di Libera la terra raccontano come la storia passata, fatta di tanti momenti, possa essere motivo di riscatto nel futuro. Molti di quei prodotti si basano sui principi di lavoro libero e giusto. Quest'anno ospiteremo uno spettacolo dove protagonisti saranno dei ragazzi di Scampia che lavorano per cambiare il loro futuro ripartendo dalla cultura. E poi tante attività - conclude Rossi - anche conviviali con il coinvolgimento, all'ex campo Tav, della comunità multietnica che metterà a disposizione piatti della loro cultura".

"Non bisogna mai smettere di ricordare, di dare spazio alla memoria storica - commenta Sara Paladini, assessore alle Politiche per la gioventù -. Anche quest'anno è partito da Novara il simbolico treno della memoria, al quale hanno partecipato 25 ragazzi. E' sempre stata e sempre lo sarà, intenzione nostra, di investire su queste iniziative. Le esperienze che riportano, al loro ritorno, i nostri ragazzi sono patrimonio di arricchimento per tutta la cittadinanza. Siamo contro quello che è accaduto in Austria ai nostri avi e siamo convinti che ci siano modi e strumenti adatti a far capire che il senso di comunità deve rinascere nella speranza di un futuro migliore".

A testimonianza di quanto illustrato dall'assessore Paladini, alla conferenza erano presenti alcuni dei ragazzi che hanno partecipato quest'anno al treno della memoria, accompaganti dalla responsabile dell'Istituto Storico della Resistenza di Novara:  "E' proprio bello vedere come dei giovani - racconta la responsabile - si impegnino così tanto in occasioni come queste, a discapito dell'apatia con la quale spesso li si identifica. Hanno effettuato un percoso lungo e fatto di impegno che cpntinua anche ora. E questo è lodevole. Autonomamente si sopno resi disponibili a leggere l'orazione del 25 aprile. Siamo davvero molto soddisfatti del lavoro svolto".

E anche Alessandro, uno dei ragazzi coinvolti nell'avventura del Treno della Memoria, commenta: "Abbiamo svolto un lavoro di mesi lungo e davvero coinvolgente. Abbiamo svolto ricerche personali e di gruppo. Dedicato diverse ore sia a discapito dell'attività solastica, per alcuni che lavorativa, per altri, ma ne è valsa davvero la pena. Le diverse riunioni hanno fatto sì che si creasse un gruppo di lavoro compatto e anche questo ha reso l'esperienza ancora più unica: racconteremo tutto questo venerdì 19 aprile dalle 10 alle 12,30 all'auditorium del Conservatorio Cantelli con uno spettacolo dal titolo "Narrare è resistere".

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