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Cronaca Cavaglio d'Agogna

Cavaglio: una multa esagerata per una dicitura scorretta

La pescheria del paese dovrà pagare una multa di 1.166 euro per aver scritto erroneamente 3 nomi commerciali dei pesci esposti. Nonostante tutti i prodotti fossero regolari, la Guardia costiera è stata irremovibile

Una svista che costerà 1.166,47 euro ai titolari della piccola ed unica pescheria del paese.

La scorsa settimana, a sorpresa, la Guardia costiera di Genova è entrata nel negozio per fare un controllo. Nonostante tutto il pesce fosse fresco e recasse la dicitura sia in italiano che col nome scientifico in latino (obbligatorio da alcuni anni), gli agenti hanno trovato un nome commerciale errato e altri due a cui mancava una parola e così hanno deciso di applicare un terzo della sanzione massima comminabile in queste situazioni.

Nello specifico la signora Viviana Gens sul cartellino aveva scritto piovra invece di polpo, sul filetto di merluzzo dissalato mancava la parola "nordico" e infine aveva scritto filetto di merluzzo salato, come la gente lo conosce, invece di filetto di Brosme salato.

"Non stavo vendendo un pesce per un altro, i miei prodotti sono regolari, sono rimasta spiazzata - ci spiega la titolare - se ho sbagliato è giusto che paghi, ma è una multa troppo alta perchè non ho fatto del male a nessuno, non ho venduto cose sbagliate".

L'incredulità e l'amaro in bocca è tanto. E' sicuramente giusto sorvegliare affinchè ciò che finisce sulle nostre tavole sia buono e si sappia la provenienza, ma a volte il buonsenso sembra non esistere più. Così facendo si penalizzano i piccoli commercianti che, nonostante la crisi, a fatica tengono aperte le loro botteghe pur non potendo competere con la grande distribuzione.

I coniugi, titolari del negozio, stanno pensando di fare ricorso per portare al minimo la sanzione, ovvero a 600 euro.

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