rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Novara, in meno di 2 anni chiusi tutti i centri massaggi cinesi

L'operazione dei carabinieri ha portato alla denuncia di 39 persone e alla ricostruzione di un giro di affari annuo di circa 700mila euro

In meno di due anni i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Novara hanno chiuso tutti i centri massaggi cinesi presenti in città.

L'ultimo ad essere sequestrato, in ordine di tempo, è stato il centro "Tuinà Yan Yang" in corso Vercelli 66, dove come nelle altre strutture venivano svolte, oltre all'attività di centro benessere senza la necessaria abilitazione, prestazioni a pagamento di carattere sessuale.

Complessivamente, in 21 mesi di indagini, sono state sottoposte a sequestro preventivo 11 strutture, situate in diversi quartieri della città. Trentanove le persone che sono state denunciate, di cui 30 di nazionalità cinese (segnalate anche alle competenti Questure quali persone "socialmente pericolose" in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno di cui alcune sono titolari) e 9 italiani, e 64 i clienti identificati. I soggetti italiani denunciati sono tutte donne diplomate estetiste che, dietro compenso, assumevano l’incarico di "Direttore Tecnico" per consentire l’apertura dell’impresa ma, in realtà, non erano mai presenti durante gli orari di apertura così come previsto dalle leggi nazionali e regionali. I clienti identificati avevano un'età media intorno ai 45 anni, e provenivano dalle province di Novara, Vercelli, Milano, Alessandria e Varese.

I carabinieri hanno inoltre ricostruito un giro di affari annuo di circa 700mila euro, in gran parte non dichiarati al Fisco; così come irregolari sono risultate gran parte delle posizioni contributive delle ragazze impiegate come "massaggiatrici".

Le persone coinvolte sono accusate, a vario titolo, di esercizio abusivo di una professione, esercizio di casa di prostituzione (in violazione della "Legge Merlin"), reclutamento di prostitute, falso in atto pubblico, e favoreggiamento della prostituzione (per i clienti, 5 o 6, che si sono rifiutati di fornire informazioni o hanno negato di aver pagato per prestazioni sessuali).

Dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Novara, è emerso che in tutte le strutture venivano svolte per la maggior parte attività di tipo sessuale, per le quali venivano rilasciate delle ricevute false utili ai clienti, che potevano usufruire di sconti speciali sulle prestazioni se in possesso di un numero specifico di ricevute. Per pubblicizzare l’attività venivano inoltre utilizzati i più famosi siti internet di annunci, tramite inserzioni dal linguaggio allusivo ma dalle immagini eloquenti.

"Un'attività di indagine complessa - ha commentato il comandante provinciale dell'Arma Giovanni Spirito - poichè ci siamo scontrati con una realtà difficile, impenetrabile. Al momento in città non risulta aperta nessun altra struttura di questo tipo, ma la nostra attività continua: supponiamo che esista una regia unica dietro a queste attività, ma non siamo ancora riusciti a dimostrarlo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Novara, in meno di 2 anni chiusi tutti i centri massaggi cinesi

NovaraToday è in caricamento