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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Borgomanero

Il Ciss di Borgomanero verso la riduzione dei servizi?

Secondo la Fp-Cgil, entro la fine di luglio l'assemblea dei sindaci dovrà votare il bilancio e decidere il futuro di una serie di servizi erogati ai cittadini

La crisi delle politiche sociali novaresi sembra non avere fine, secondo la Fp-Cgil, infatti, anche Il Ciss di Borgomanero potrebbe effettuare tagli ai servizi sociali.

Nell’assemblea dei sindaci dello scorso 4 maggio, i primi cittadini hanno dichiarato che, sulla base dell’andamento negativo dei trasferimenti regionali, si rende necessaria una riduzione della spesa attuale a quella consolidata negli anni 2012 e 2013.

"Questa decisione - commentano dal sindacato - ovviamente, ricade sull’entità dei servizi che il Ciss eroga ogni anno a favore di anziani, disabili, minori e persone fragili. In questo contesto l’assemblea dei sindaci ha votato il consenso ad accedere ad un bando per la creazione di un centro terapeutico presso la sede del Ciss di Borgomanero. Nel 2015, all’interno della quota annuale di 30 euro pro capite, che i Comuni versano al Ciss, 1 euro pro capite deve essere destinato al finanziamento del nuovo centro. Ci chiediamo se sia logico investire in una nuova struttura senza aver, in prima istanza, deciso di tutelare i servizi esistenti".

Entro la fine di luglio 2015 l’assemblea dei sindaci dovrà votare il bilancio e decidere il futuro di servizi di assistenza domiciliare, segretariato sociale, servizi di tutela adulti e minori, servizio inserimenti lavorativi, oltre che dei servizi di front office.

"In queste assemblee - ha dichiarato Andrea Piralli, di Fp-Cgil Novara e Vco - si deciderà se procedere coi tagli o difendere e sostenere i servizi erogati. Scelte politiche di riduzione dei servizi sul territorio portano immancabilmente, in caso di necessità, all’accesso a strutture private e al pagamento delle tariffe giornaliere di permanenza. È davvero funzionale gestire il welfare in questo senso? In altri consorzi queste decisioni hanno prodotto un aumento della spesa pro capite per sostenere il pagamento delle rette alle strutture residenziali. La Fp Cgil si dichiara in disaccordo a tali principi e ritiene che, nelle assemblee, i sindaci debbano esercitare fino in fondo il ruolo di difesa del sistema di protezione sociale caratterizzante il welfare Borgomanerese".

"Chiediamo che si faccia tutto il possibile - concludono dal sindacato - per garantire i servizi ai cittadini di questo territorio e la conseguente tutela della occupazione collegata, visto peraltro il quadro modificato a livello regionale sulle risorse, e soprattutto possibili nuovi incentivi la dove la dimensione della forma associata tra comuni corrisponda a quella dei distretti sanitari. Abbiamo scritto una lettera aperta ai sindaci dei comuni afferenti al consorzio sulla situazione delicata in cui versano gli operatori del settore (prevalentemente donne) che potrebbe sfociare in una altra pesante riduzione di ore di lavoro e di occupazione. La nostra organizzazione, insieme alle lavoratrici e lavoratori pubblici e privati in servizio presso il Ciss di Borgomanero, sarà presente alle assemblee e vigilerà sull’esito delle stesse. Chiediamo ai sindaci, nelle prossime assemblee, di fare il massimo sforzo per sostenere e continuare a garantire la quantità e qualità attuale dei servizi erogati dal Consorzio".

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