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Welfare e sussidiarietà, Novara a confronto con altre realtà

E'stato presentato venerdì 5 ottobre, nell'aula magna dell'istituto magistrale Tornielli Bellini, il VI rapporto sulla sussidiarietà. Sozzani: "Anche a Novara un assessorato apposito della sussidiarietà"

Presentato a Novara il VI rapporto sulla sussidiarietà e la città sostenibile.

Ad aprire il convegno, i cui relatori erano docenti universitari ed esponenti di spicco della vita sociale, il Presidente della Provincia di Novara, Diego Sozzani e l'assessore, in rappresentanza del governatore della Regione, Roberto Cota, Massimo Giordano

"La presentazione del Rapporto “Sussidiarietà città abitabile” - ha commentato Sozzani - curato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, ci consente di fare il punto sulla sussidiarietà, come già accadde nel 2010 in occasione della presentazione di un precedente Rapporto. Che la sussidiarietà mi stia molto a cuore dimostra il fatto che, in qualità di presidente della Provincia, ho fermamente voluto istituire una delega alla sussidiarietà orizzontale, in quanto sono convinto che sia uno strumento fondamentale, capace di rendere l'azione amministrativa più efficace, efficiente, equa e democraticaSul piano delle Politiche Sociali la Provincia ha promosso sinergie con i soggetti che alimentano la sussidiarietà orizzontale: il Terzo settore, il mondo del volontariato e della cooperazione sociale. Ho voluto inoltre che la Provincia istituisse  una Scuola di Sussidiarietà, promossa dall'assessorato alle Politiche Sociali in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà, il cui Presidente Giorgio Vittadini è oggi (venerdì, n.d.r) nostro gradito ospite. L’iniziativa, articolata in due sessioni, si è concretizzata con successo, coinvolgendo amministratori, funzionari e dirigenti degli enti locali, manager di imprese dei settori di pubblica utilità, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, imprenditoriali e del Terzo settore".
 

Convegno Sussidiarietà, Novara 5 Ottobre

 
"Come è noto, il processo di riordino delle Province segna uno snodo epocale. La Provincia di Novara, come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, non ci sarà più ma continuerà ad operare un ente provinciale che eserciterà le proprie competenze e funzioni rispetto ai comuni dell’attuale territorio novarese. Affinché il nuovo ente di area vasta possa assolvere i propri compiti a effettivo beneficio dei cittadini - ha aggiunto Sozzani - è necessario che la sua attività amministrativa sia improntata al rispetto del principio di sussidiarietà, autentico promotore di sana amministrazione. E perché ciò accada, è indispensabile che i comuni novaresi siano attori protagonisti delle scelte amministrative. Occorre pertanto che gli 87 comuni novaresi siano fin da ora interpellati direttamente per far emergere le criticità, le aspettative, le esigenze, le potenzialità che caratterizzano ciascuno di essi, anche alla luce delle novità introdotte dai provvedimenti della cosiddetta Spending Review. A questo scopo ho deciso, col sostegno della Giunta, di condurre nei prossimi due o tre mesi una rilevazione della situazione reale nella quale si trova ciascun comune novarese.In qualità di Presidente della Provincia sottoporrò personalmente a tutti i sindaci un questionario, opportunamente predisposto per lo scopo suddetto con l’ausilio di un esperto in materia".
 
Ad illustrare i dati del V rapporto, realizzato quest'anno in collaborazione con il Politecnico di Milano, la professoressa Paola Garrone ha spiegato come la ricerca si sia basata sull'analisi della  relazione tra sussidiarietà e abitabilità della città, nel tentativo di comprendere se e come le iniziative che nascono “dal basso” possano venire meglio incontro ai desideri e ai problemi delle persone e delle famiglie nelle grandi città italiane. Ha poi evidenziato come la città racchiude tutte le possibilità peggiori e migliori per la vita quotidiana. La sussidiarietà può sicuramente migliorare la quotidianità di tutti noi e di tutte le città.
 
E' seguito poi l'intervento di padre Francesco Occhetta, gesuita e redattore di "La Civiltà Cattolica" di origini galliatesi, che dopo un breve excursus storico per parlare poi della sua esperienza in Cile, nel piccolo villaggio di Arica, una città dove la sussidiarietà è il vero motore della comunità e quella, successiva, di Villa Pizzone, quartiere di Milano "bonificato" dall’esperienza comunitaria tra famiglie, voluta dai Gesuiti. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha chiuso i lavori puntando l'accento sulla crisi economica e come abbia messo la parola fine all’ideologia protestante dell’egoismo dei singoli. "Il Capitalismo - ha detto - non nasce dal mondo protestante ma dai mercanti cattolici del Medioevo. La democrazia, l’economia e la scienza nascono nei monasteri. Il welfare non è statalismo. La salvezza sociale sono gli ideali. E' questo che dobbiamo capire e che ancora forse non è chiaro a tutti".
 

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