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Cronaca

Coronavirus, in Piemonte quasi 14mila tamponi eseguiti nelle Rsa

Lo ha annunciato la Regione. Sono 3600 i tamponi finora risultati positivi. I dati del monitoraggio Residenze sanitarie assistenziali piemontesi

Sono quasi 14mila i tamponi eseguiti alla data di martedì 14 aprile nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) piemontesi. Lo ha annunciato la Regione nella conferenza stampa di ieri, mercoledì 15 aprile, in cui ha reso noti i dati aggiornati del monitoraggio sulle Rsa.

Di questi, 3610 sono risultati positivi, mentre 5753 sono negativi e gli altri 4577 sono in attesa dell'esito del tampone. In provincia di Novara i tamponi eseguiti alla data del 14 aprile sono stati 3180, di cui 915 sono risultati positivi; nel Vco i tamponi eseguiti sono stati 1479, di cui 362 positivi.

Secondo quanto riferito dalla Regione, i tamponi effettuati sono più che triplicati nell'ultima settimana, passando dai 4085 eseguiti alla data dell'8 aprile ai 13940 eseguiti alla data del 14 aprile. Sui tamponi effettuati alla data dell’8 aprile, gli ospiti delle Rsa risultati positivi sono il 40%, mentre il personale il 30%. Al 31 marzo, infine, nelle Rsa ci sono stati 407 morti in più del primo trimestre 2019, di cui 248 risultati positivi al Covid-19.

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Durante la conferenza stampa la Regione ha inoltre sottolineato che la delibera di Giunta numero 4 del 20 marzo sulla "Sostituzione del personale nelle strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in emergenza Covid-19" ha permesso l’assunzione di 755 nuovi operatori, di cui 645 con mansioni assistenziali e 110 in qualità di personale infermieristico. L’Unità di crisi ha poi predisposto, il 7 aprile, una circolare straordinaria per far fronte alle carenze riscontrate nelle strutture residenziali socio-sanitarie. Le Asl del Piemonte hanno così incrementato l’assistenza infermieristica domiciliare, per i prossimi quattro mesi, in misura minima di almeno un operatore ogni 20mila abitanti. Una misura che ha messo a disposizione delle Rsa piemontesi decine di infermieri, evitando la sospensione dei servizi infermieristici in alcune strutture.

"L’attenzione alla situazione delle case di riposo - ha commentato l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - è documentata fin dal primo atto dell’Unità di crisi del 23 febbraio nel quale già si raccomandava ai gestori delle strutture di limitare l’accesso dei visitatori e di attenersi alle misure di prevenzione previste dalle disposizioni ministeriali, che la maggior parte delle strutture ha applicato. In qualche caso, nonostante le misure, si sono verificati contagi. Oggi abbiamo più task force e Usca nelle aziende sanitarie locali dedicate all’emergenza delle case di riposo, oltre a quasi 800 infermieri e operatori socio sanitari assunti per soccorrere le case di riposo rimaste sguarnite di personale a causa del contagio. Sui test sierologici abbiamo avviato la sperimentazione ed ora aspettiamo le indicazioni del Ministero della Salute per procedere secondo le linee che verranno individuate dalle autorità sanitarie".

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