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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Giacomo Puccini

Cyber bullismo e social: un incontro per educare i giovani

Arriva a Novara la campagna "Una vita da Social", che raggiungerà gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, gli insegnanti e i loro familiari

Giunge a Novara la terza  edizione della più importante e imponente campagna educativa itinerante realizzata dalla polizia di stato e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del progetto "Generazioni connesse" del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della rete.

Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato da quest’anno dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori “best practices“ in Europa.

Martedì 10 novembre, dalle 9,00 alle 14,00, nello scenario simbolo della bellissima Piazza Puccini, avrà luogo la tappa della campagna itinerante di educazione alla legalità "Una vita da Social", che raggiungerà gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, gli insegnanti e i loro familiari. 

Tale evento così organizzato contribuirà  a rafforzare il rapporto tra le istituzioni ed i cittadini e in particolare con le nuove generazioni di studenti, anche nella locale realtà novarese.

All’evento saranno presenti anche testimonial novaresi del mondo dello sport. Simbolo e cuore della campagna è il Truck, un bus allestito a spazio multimediale, al cui interno esperti della polizia postale e delle comunicazioni daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla rete per navigare in sicurezza.

Nella tappa novarese, nell’arco della mattinata le scolaresche e la cittadinanza potranno assistere a proiezioni ed incontrare il personale della polizia postale di Novara, che illustrerà il corretto uso della rete web con particolare riferimento ai social network e ai fenomeni criminosi (cyber bullismo, adescamento e furto di identità, autolesionismo) veicolati tramite essi.

Nel corso delle 2 edizioni precedenti ha raccolto un grande consenso: gli operatori della polizia postale e delle comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti scolastici, 18.000 km percorsi e oltre 130 città raggiunte sul territorio. 

Ancora una volta le istituzioni scendono in campo insieme ad associazioni, aziende e società civile per un solo grande obiettivo: ”fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie,  non avvengano più ”.

Secondo una ricerca di Skuola.net, realizzata per la polizia, su un campione di circa 4.000 studenti di scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l’8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica.

Da questi dati si evince l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell’anno passato, hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti. Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014/2015, non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete. La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 si 4 ha deciso di non prendervi parte.

I social network infatti sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. La stessa polizia, quotidianamente, interagisce con i cittadini attraverso le pagine Facebook dell’Agente Lisa e della polizia, nonché con il profilo Twitter istituzioni.

Preoccupa in maniera più forte il fenomeno del cyberbullismo: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo. Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all'uso dei social.  

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