Delitto Ettore Marcoli: condanna all'ergastolo per Francesco Gurgone
E' questa la sentenza della Corte di Assise di Novara a carico del mandante dell'omicidio dell'imprenditore Ettore Marcoli. Oltre al carcere a vita, Gurgone è stato condannato a sei mesi di isolamento diurno e alla perdita dei diritti civili
Condanna all'ergastolo, con sei mesi di isolamento diurno e la perdita dei diritti civili.
E' questa la sentenza emessa questo pomeriggio, giovedì 17 maggio, dalla Corte di Assise di Novara nei confronti di Francesco Gurgone, accusato di essere il mandante dell'omicidio dell'imprenditore novarese Ettore Marcoli, avvenuto la sera del 20 gennaio del 2010 nella sua cava di Romentino.
Nei mesi scorsi Gurgone si era sempre proclamato innocente, sostenendo di non aver mai dato alcun ordine al "commando", che avrebbe dovuto invece solo spaventare un altro imprenditore. Ma ad incastrarlo sono state proprio le dichiarazioni di Pino Lauretta, Vincenzo Fagone e Andrea Mattiolo, che hanno testimoniato che fu proprio Gurgone a ordinargli di uccidere Marcoli, e tutti quelli che si trovavano nella cava di Romentino.
Alla base del delitto, ci sarebbe (secondo l'accusa) la volontà di Gurgone di appropriarsi della cava di Marcoli e di qualificarsi presso gli ambienti più importanti della criminalità organizzata. Nelle scorse settimane erano già stati condannati dal Gup i tre autori materiali dell'omicidio e colui che gli fornì le armi, Tancredi Brezzi.
Nel frattempo, sono stati aperti altri tre fascicoli d'inchiesta per altre cinque persone. Il primo riguarda Giuseppe Martinelli e Alessandro Cavalieri, accusati di concorso in omicidio, mentre il secondo coinvolge Ernestina Magnaghi, architetto di Romentino, e Sergio Sigismondi, ex collaboratore di Marcoli, accusati entrambi di favoreggiamento. Infine, il terzo ed ultimo fascicolo riguarda Ivano Cesco, accusato di reati ambientali.
