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Cronaca Marano Ticino

Sequestrata una discarica abusiva tra Marano Ticino e Mezzomerico

Operazione della Forestale di Oleggio. Denunciate sette persone

Ancora una discarica abusiva sequestrata nel novarese. Questa volta la Forestale è intervenuta tra i comuni di Marano Ticino e Mezzomerico.

L'operazione è stata svolta dai militari della stazione carabinieri forestale di Oleggio, che hanno sottoposto a sequestro preventivo un'area di circa 3 ettari, posta a cavallo dei due comuni. Il controllo è stato eseguito in seguito ad alcune segnalazioni da parte di cittadini che avevano registrato, nei giorni passati, passaggi continui di mezzi pesanti nell’area interessata dagli interventi.

Entrati nell'area, i militari hanno accertato la presenza di ingenti scavi con asportazione di terre e vistosi interventi di disboscamento. Inoltre, nella stessa area interessata dagli scavi, erano anche stati depositati ingenti quantitativi di materiali esogeni, presumibilmente rifiuti di natura terrosa, fanghi e rifiuti da demolizione edilizia. Entrambe le attività, sia quelle di scavo e disboscamento, sia quelle di deposito di materiali esogeni, non risultavano autorizzate né dal punto di vista paesaggistico né da quello edilizio ed ambientale.

Per questo motivo i militari hanno contestato i reati accertati, sia per l’avvenuta esecuzione di lavori in area vincolata in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, sia per la realizzazione di discarica in assenza delle necessarie autorizzazioni ambientali. L’area è stata quindi sottoposta a sequestro preventivo allo scopo di evitare la prosecuzione del reato, mentre i fatti sono stati segnalati all’autorità giudiziaria, denunciando sette persone: i proprietari dei terreni interessati ed il presunto esecutore dei lavori, tutti cittadini italiani residenti nel novarese.

Il sequestro è stato convalidato nei giorni scorsi dal Gip di Novara. Per qualificare e quantificare meglio il deposito di materiali e l’entità del
danneggiamento ambientale, è anche stato richiesto l’intervento del Servizio Cave della Provincia di Novara e di Arpa Novara, che stanno procedendo a tutte le verifiche di competenza.

"Per una più dettagliata qualificazione dell’entità del danno prodotto - hanno commentato dalla Forestale - sarà necessario attendere le valutazioni tecniche degli organi preposti. Sin d’ora, tuttavia, le dimensiono dell’intervento non autorizzato lasciano presumere un danno ambientale rilevante".

In caso di condanna, i responsabili verranno non solo sottoposti alle sanzioni penali previste per legge, ma dovranno anche assicurare il ripristino dei luoghi e il risarcimento del danno ambientale causato.

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