rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Zanzara "di risaia" decimata dal clima e dalla "tigre"

Clima freddo e lotta integrata hanno favorito il contenimento degli insetti. Per il 2015 disinfestazione a rischio per mancanza di fondi

L'estate fredda non ha avuto solo effetti indesiderati, ma ha dato un grande aiuto nel contenimento del numero di zanzare: rispetto al 2013, infatti, gli esemplari rinvenuti nelle "trappole" utilizzate per censirne il numero sono diminuiti del 30 per cento.

Un dato in calo da anni, come confermano gli esperti dell'Ipla che nei giorni scorsi hanno diffuso i dati relativi alla campagna di contenimento del 2014: "Nelle trappole mediamente sono stati trovati appena 80 insetti, quindici anni fa erano almeno 1.400".

In Piemonte la lotta alle zanzare è promossa dalla Regione fin dal 1995. Risale infatti a quell'anno la Legge Regionale numero 75 che definisce le linee guida per un approccio rigoroso per azioni di lotta a impatto ambientale minimo. Da allora molti Comuni e la stessa Regione Piemonte hanno sviluppato numerosi progetti di lotta alle varie specie di zanzare moleste presenti sul territorio. Dal 2007 questi progetti sono coordinati e in parte gestiti da Ipla, società controllata da Regione Piemonte.

Risaie, paludi, ma anche aree urbane sono interessate da queste attività finalizzate a contenere un fenomeno fastidioso, ma anche potenzialmente dannoso per la salute di tutti i cittadini piemontesi. Quest'anno la cosiddetta "zanzara di risaia", la Ochlerotatus Caspius (una delle 38 specie piemontesi) ha avuto un calo vertiginoso "sia grazie alle temperature anomale degli ultimi due-tre mesi sia grazie alle azioni di lotta integrata che nel tempo stanno dando i loro frutti - proseguono dall'Ipla - Le aziende coinvolte nei trattamenti sono 248: 161 tra Vercelli e la Baraggia, 28 per Biella, 59 nel Novarese".

La disinfestazione prevede la distribuzione del Diflubenzuron in contemporanea con la semina del riso e prosegue fino ad agosto quando due elicotteri spargono il Bacillus Thuringiensis sui campi con la maggior concentrazione di insetti rinvenuta nelle trappole.

Sembra invece inarrestabile l'avanzata della zanzara tigre che si riproduce facilmente in città, nei giardini e in piccoli ristagni d'acqua.

Nelle zone tropicali dell’Asia, la Zanzara Tigre è vettore di diverse malattie virali causate da arbovirus, tra cui la Dengue, la febbre gialla e alcune encefaliti. Nel bacino del Mediterraneo, oltre a quello della Chikungunya sono 6 gli arbovirus attivi che potrebbero essere trasmessi dalla Zanzara Tigre, tra questi il West Nile virus e il virus della meningoencefalite dei tacchini, alcuni virus della famiglia dei Togaviridae e altri della famiglia dei Bunyaviridae.

Il futuro della lotta integrata alle zanzare tuttavia resta incerto: "Dobbiamo capire se ci saranno ancora finanziamenti regionali e quali comuni vogliono fare la loro parte per le disinfestazioni nelle aree urbane", conclude Igor Boni dell'Ipla. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zanzara "di risaia" decimata dal clima e dalla "tigre"

NovaraToday è in caricamento