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Cronaca

Sanità: due nuovi mammografi digitali 3D al Maggiore

Grazie al progetto "Proteus donna". I due strumenti permettono all'azienda ospedaliero-universitaria di perfezionare la qualità diagnostica nell'ambito di un servizio senologico di eccellenza

Grazie al progetto "Proteus donna", l’azienda ospedaliero-universitaria "Maggiore della Carità" di Novara si è potuta dotare di due mammografi digitali diretti in tomo sintesi che permettono il perfezionamento della qualità diagnostica nell’ambito di un servizio senologico di eccellenza.

Sono installati presso la Struttura complessa a direzione universitaria di Radiologia, diretta dal professor Alessandro Carriero, nelle sedi di Galliate e di Novara. In particolare la sede di Galliate diventa il centro operativo dello screening mammografico.

L'adesione al progetto "Proteus donna" a seguito della convenzione stipulata tra la Regione Piemonte, l’Università di Torino, l’Aou San Giovanni Battista di Torino, sede del Cpo Piemonte, il Csi Piemonte, la ditta Im3D Clinic Scarl e la fondazione "Edo ed Elvo Tempia" pone all’avanguardia l’azienda ospedaliero-universitaria di Novara, che nell’ambito dell’attività di screening mammografico prevista dal progetto "Prevenzione Serena" ha fatto registrare numeri significativi. Nel 2014 sono infatti state eseguite 9689 mammografie, mentre da gennaio a settembre di quest'anno sono già 7212 gli esami eseguiti.

"Proteus Donna" è uno studio clinico randomizzato disegnato per valutare gli effetti della mammografia 3D nello screening per i tumori della mammella verso lo screening convenzionale, ovvero, la normale mammografia 2D. La mammografia 3D in aggiunta alla normale mammografia 2D ha mostrato di identificare più tumori della sola mammografia 2D e, allo stesso tempo, di ridurre richiami inutili per le pazienti. Tuttavia, al momento attuale, la mammografia 3D non può essere considerata metodica utilizzabile nell’ambito dello screening e vi è necessità di studi randomizzati in grado di suggerire in modo generalizzato questo nuovo approccio di screening.

Lo studio randomizzato "Proteus Donna" permetterà di dare certezza riguardo al bilancio fra benefici ed effetti negativi della mammografia 3D per lo screening dei tumori della mammella. Lo studio ha durata triennale ed è condotto nel contesto del programma regionale di screening dei tumori "Prevenzione Serena". Con il coinvolgimento di oltre 90mila donne, "Proteus Donna" è lo studio clinico più ampio nella popolazione di screening ed è il primo che valuterà il beneficio dell’aggiunta della mammografia 3D alla normale mammografia 2D rispetto alla sola mammografia 2D in termini di riduzione della frequenza dei tumori invasivi. A tal fine, lo studio utilizzerà un disegno randomizzato in cui una parte delle partecipanti sarà assegnata in modo casuale (randomizzazione) ad eseguire la mammografia 3D e l’altra parte ad eseguire la normale mammografia 2D.

Partecipare è semplice. Le donne di età compresa tra i 46 e i 68 anni, senza precedenti diagnosi di tumore alla mammella riceveranno, unitamente alla lettera di invito per il programma di screening Prevenzione Serena, l’invito allo studio Proteus Donna. La partecipazione allo studio è completamente gratuita, non richiede impegnativa del medico curante e occorre semplicemente seguire i passi indicati qui di seguito. Il giorno stabilito per fare la mammografia di screening bisogna recarsi direttamente allo sportello dell’accettazione della radiologia, nella sede e nell’orario indicati nella lettera di invito, e comunicare all’operatore dedicato all’assistenza la propria adesione allo studio. Al momento dell’adesione, la paziente sarà informata sul tipo di screening da fare: screening con mammografia 3D o normale screening mammografico.
 


 

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