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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Elisoccorso di Novara: da Torino arrivano ulteriori precisazioni

L'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino chiarisce ancora una volta le motivazioni dello spostamento della base dell'elisoccorso da Novara a Borgosesia. Monferino: "Nessun impoverimento per il Novarese e nessuna motivazione di tipo politico"

Elisoccorso e Riforma della sanità. Da Torino arrivano ulteriori precisazioni e spiegazioni in merito.

Ancora una volta, infatti, a prendere la parola è l'assessore regionale alla Sanità Paolo Monferino, che spiega quelle che sono le reali motivazioni che hanno portato l'amministrazione regionale a spostare la base dell'elisoccorso da Novara a Borgosesia.

"Tale scelta - ha precisato Paolo Monferino - è esclusivamente basata su motivazioni tecniche: la nebbia costituisce oggettivamente un forte vincolo soprattutto al momento dell'atterraggio: due volte su tre, nella stagione autunnale e invernale, l’elicottero rischia di non potersi muovere. Se poi qualcuno ha la capacità di mutare le condizioni meteorologiche del nostro territorio, allora ci dichiariamo disponibili fin da subito a discuterne”.

Il rapporto delle giornate di nebbia tra Novara e Borgosesia è di 32 a 5.

"Parallelamente - ha aggiunto Monferino - la futura Città della Salute di Novara non verrà impoverita in nessun modo: anzi, proprio nell’area del nuovo ospedale è prevista la realizzazione di una piazzola H24 che consentirà la mobilità degli elicotteri anche durante le ore serali e notturne, cosa che oggi non è possibile".

Secondo l'assessore Monferino, nell'ambito del quadrante Novara gode di una posizione e una conformazione morfologica più idonee ad essere servita dai mezzi a terra che abbrevierebbero i tempi di soccorso e di percorrenza verso l'ospedale. Relativamente al progetto di utilizzo di piattaforme notturne, da Torino si precisa che, allo stato attuale senza voli notturni, il Piemonte non è in grado di dare una risposta a tutte le richieste di intervento che provengono al sistema 118, e che necessitano di elicottero nelle fasce tra le ore 18 e le 7,30 del mattino, per almeno cinque mesi all'anno.

"Minimizzare la possibilità di intervento su elisuperfici periferiche - ha spiegato l'assessore Monferino - per il successivo conferimento sugli ospedali hub significa non aver compreso il concetto di 'rete' che sta alla base della riforma sanitaria in atto; e significa anche pensare che l'emergenza sanitaria sia un esercizio teorico risolvibile sulla carta senza tenere conto di pazienti che oggi affrontano trasporti su ambulanza di notte con tempi anche pari a 90 - 100 minuti riducibili invece a 15 - 20. A questo punto domandiamoci perché Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia abbiano tale servizio, attivo tra l'altro in quasi tutti i Paesi europei".

"Relativamente alla gara d'appalto - ha sottolineato Monferino - è sicuramente una delle migliori in Italia nell'ultimo periodo, approvata dall'Ente nazionale dell'aviazione civile italiana (Enac), consulente per la stesura del capitolato stesso, pur non avendo recepito tutte le ampie restrizioni che lo stesso ente avrebbe voluto in termini di mezzi, potenze e parametri di sicurezza, ma mantenendosi ai limiti inferiori delle norme per ridurre i costi
senza penalizzare i servizi".

Nella gara di appalto non sono individuati mezzi particolari bensì una tipologia di macchine di diversi costruttori europei (Agusta Westland ed Eurocopter). L’elicottero attualmente in servizio a Novara non è in grado di eseguire missioni su tutto il territorio del quadrante per limiti di potenza e di capacità operativa. L’elicottero di stanza a Borgosesia, prima analogo a quello di Novara e successivamente aumentato di potenza ma non ancora dell’ultima generazione, non è riuscito a portare a termine tutte le missioni in quota richieste, con intervento di mezzi dalla vicina Svizzera (4 volte nel 2011), dalla Valle d’Aosta (2 volte nel 2011) o da Torino (17 volte nel 2011) per il completamento delle missioni.

"La tipologia di mezzi non è quindi un nostro pallino - ha concluso l'assessore - ma dettata da precise esigenze tecniche di rapporto costi e benefici. Gli interventi eseguiti da altre regioni o nazioni si rimborsano e quelli da Torino per quell’area costano in termini di minuti di volo e sono sicuramente meno efficaci in termini di tempo; a questo si aggiunge il costo del tentativo non portato a termine. Lo stesso elicottero di Novara ha per l'anno 2011 il minor numero di voli, pari a circa il 50 per cento della media delle altre basi a testimonianza di un uso molto circoscritto come zona con alcuni dubbi sull'appropriatezza dell'invio nelle missioni in corso di verifica”.

La scelta su Borgosesia sembra dunque essere quella meno onerosa, essendo una base nuova di proprietà della Asl, certificata da Enac con bassi costi di gestione in corso di abilitazione per il notturno; mentre per Novara si tratterebbe di una elisuperficie su terreno non di proprietà dell’Asl, tollerata da Enac in territorio urbano ad elevato rischio, non abilitabile al notturno.

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