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Martedì, 16 Aprile 2024
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Emergenza Abitativa: il punto dell'assessore Sara Paladini

"Il problema dell'emergenza abitativa a Novara ha dei dati ancora molto alti,sarà uno zoccolo duro sicuramente fino alla fine del mandato. Do un plauso alla gestione del bando, tutta comunale, che non ha destato problematiche"

"L'emergenza abitativa a Novara riscontra numeri ancora molto alti a Novara".

Con queste parole Sara Paladini, assessore alle Politiche abitative, ha aperto la conferenza stampa di mercoledì 14 novembre per fare il punto sull'emergenza abitativa a Novara, a fronte del fatto che tra pochi giorni (il prossimo 7 dicembre, ndr) scadrà il bando per l'assegnazione degli alloggi a edilizia agevolata. "Le domande pervenuteci fino a questo momento sono 832. Innanzitutto tengo a precisare che il punto di orgoglio di questo bando, come annunciato nella precedente conferenza stampa, è il fatto che il bando è interamente gestito dal comune, direttamente negli uffici dell'ex campo Tav. Un'altra nota importante è il riscontro di un clima sereno nella gestione delle domande da parte di coloro che le consegnano. La crisi c'è, le difficoltà ci sono, ma la collaborazione tra l'ente e le tante persone esasperate e preoccupate per il loro futuro abitativo c'è.Le domande pervenute per raccomandata sono state la metà, ben 419".

Ma per capire bene la gravità dell'emergenza abitativa bisogna fare il raffronto con gli anni precedenti. "L'assessore Paladini dichiara che dal 2008 113 sono stati gli alloggi assegnati, a fronte di domande accumulate nel tempo dagli anni '90. Il bando - sottolinea l'assessore - era molto atteso dai cittadini. 170 sono le domande per l'emergenza abitativa grave. Per questo capitolo - mi preme sottolineare - che assegneremo a breve altri 10 alloggi ad altrettante famiglie. Un altro capitolo importante riguarda gli sfratti che abbiamo dovuto attuare - fa notare l'assessore, nella puntuale quanto grave fotografia dell'emergenza abitativa novarese. Su 848 richieste di sfratto, 600 sono quelle che riguardano le morosità colpevoli, ovvero quelle che riguardano persone che seppur in emergenza abitativa, potendo pagare l'affitto calmierato, non lo pagano. Già dall'inizio del 2012 sono 252 le pratiche di sfratto avviate. Siamo in un periodo di ristrettezza economica è ben chiaro a tutti - precisa l'assessore Paladini - per questo motivo non è previsto il fondo sociale. La Regione Piemonte non ha emendato  il bando per il caro affitto e l'emergenza. Sulla carta è il 10%".

Ma l'analisi dell'assessore non si ferma qui: "Vi do - dice - le previsioni di incasso per l'affitto degli immobili comunali. Dico previsioni perchè, spesso alcuni di loro non pagano. Sui 617mila euro che dovremmo incassare, come Comune, dall'affitto degli immobili a canone agevolato sono solo 178mila gli euro che entrano effettivamente nelle casse dei nostri uffici. Il problema - ci tengo a sottolinearlo a chiara voce deriva soprattutto da quella parte di morosi colpevoli, andando a discapito di altri che, in questo modo non riescono ad avere una casa, bene fondamentale che la nostra costituzione garantisce a tutti. Proprio l'emergenza abitativa il comune non è tenuto ad incassare solo 126mila euro, il corrispettivo abitativo di 143 famiglie, che si trovano in emergenza grave. Per tutelare i non colpevoli, dunque sottolineo il fatto che a pagare devono essere tutti i colpevoli di morosità".

Ma da quanto tempo il Comune non incassa il dovuto sull'emergenza casa? Anche su questo punto l'assessore non si fa cogliere impreparata: "Il buco sull'emergenza abitativa risale agli anni 80. E' dagli anni '80 che i furbetti hanno avuto campo libero e ai quali il Comune non ha chiesto corrispettivo. ATC, ente che ci aiuta nella gestione del recupero crediti monitorizza le morosità, manda le lettere e poi ci segnala i casi più gravi sui quali intervenire. Ne evince, da un recente monitoraggio, che in passato non si sono fatti controlli. Il nostro piano va a contrastare i furbetti, certamente non risaneremo in toto il problema ma tenteremo- assicura -  per lo meno di arginarlo. ATC lavora al nostro fianco in una direzione univoca volta al recupero dei crediti pregressi. I furbetti bisogna fermarli perchè stanno togliendo la possibilità di un futuro a tutti. Non si può poi certo chiudere un occhio di fronte a situazioni di occupazione abusiva, altro zoccolo duro della nostra città. Si contano 19 casi, nel solo anno 2012, di occupazione abusiva a tutt'oggi, situazione che  stiamo cercando di arginare e contrastare con azioni mirate in una sinergia di lavoro tra l'ufficio dei vigili, l'ufficio anagrafe, l'ufficio Erp e Atc.

Un ultimo appello - conclude Paldini -  lo voglio rivolgere a chi governerà, "non è possibile che in Italia si investa solo lo 0.005% per l'Erp - emergenza popolare, che subirà con l'anno nuovo una ulteriore decurtazione. O gli enti hanno la forza di dire che non è loro competenza o si cerca di dare soluzioni pratiche ai Comuni".

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