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Cronaca Porta Mortara / Largo Luigi Pasteur

Eternit a Novara: dubbi e perplessità di un cittadino su una battaglia infinita

Un nostro lettore ha reso noti dubbi e perplessità sulla campagna di lotta all'eliminazione dell'Eternit da parte del comune di Novara. "E' dannoso per la salute della collettività"

Arriva da un nostro lettore, ed è un'accorata lettera di denuncia sulla massiccia presenza di Eternit nella zona dell'ex macello di Novara, in largo Pasteur, nella zona del quartiere porta Mortara.

"Sono anni - scrive Paolo Damnotti - che mi batto, da semplice cittadino, per avere delle risposte su tempistiche per un lavoro che ritengo ormai urgentissimo per la salute della collettività che abita nel quartiere di Porta Mortara e nelle zone limitrofe della città: si deve togliere l'eternit presente su molti tetti delle vecchi abitazioni".

Come è nata la sua battaglia?
Ho raccolto in passato più di 200 firme per poter presentare una mozione in consiglio comunale, nella precedente giunta guidata dall'allora vice sindaco Moscatelli, che è stata però bocciata nel febbraio del 2011, per il breve tempo che essa dava per lo smaltimento, motivazione ridicola poichè a seguito della bocciatura non sono stati indicati tempi da parte dell'amministrazione, ne brevi ne lunghi. Nuove elezioni: durante la campagna elettorale ho pensato, forse ingenuamente, di organizzare una manifestazione, sia per informare doverosamente chi ha firmato come sono andate le cose, sia per strappare una promessa a mezzo stampa ai candidati e, fra i presenti, vi era anche l'attuale sindaco, più presente forse per la sua visibilità che per altro. Ad un anno dall'insediamento, anche l'attuale amministrazione, di fazione opposta alla precedente, non dà segni di disponibilità, anzi piuttosto di chiusura totale, anche fastidio forse per un problema e per chi lo pone, verso il quale non vengono mai rese pubbliche le possibili soluzione.

Lotta all'Eternit: il caso di un novarese

Qual'è la cosa che più la amareggia in tutta questa vicenda?
Di cosa si farà dell'area non mi può interessare. Spero qualcosa di interesse pubblico. Ma il fatto che per anni, io, mia figlia che passa giornate intere d'estate all'aria aperta dalla nonna che abita lì vicino, i mie conoscenti e perchè no, tutti gli abitanti del quartiere, dobbiamo preoccuparci di avere per vicino 5500 metri quadri di Eternit, questo è insopportabile. Il mesotelioma, tumore che è provocato dall'eccessiva vicinanza all'Eternit,  può comparire anche a  distanza di 20/30 anni. Si stima che il boom di diagnosi di tale malattia avvenga dal 2015 in poi, in rapporto ad inalazioni di amianto avvenute 30 anni prima.

La "mission" della sua campagna?
Credo vivamente sia una battaglia impotante che tuteli la salute di ogni singolo cittadino, ma purtroppo mi duole constatare che nulla si muove. Nessun piano. E' un' area - sottolinea Damnotti - vincolata ad altri progetti prima, poi svincolata ma senza progetti che riguardassero l'estrazione dell'Eternit. Diversi i financial-progect presentati a costo 0 per l'amministrazione ma non considerati. Prima voci di  speculazioni edilizie, visto l'ampiezza dell'area, che sarebbero comunque servite a bonificare l'area, poi ancora niente, silenzio ufficiale. Ufficiosamente invece solo promesse.

Pensa che la sua battaglia non sia stata presa in considerazione perchè ritenuta una lotta politica?
Non lo so. Ma vorrei puntualizzare - ci tiene a precisare - che non è assolutamente una battaglia politica, in quanto, come da me specificato in più volantini e nel discorso da me tenuto nel marzo 2011 davanti alla struttura in una manifestazione pubblica, dove erano presenti più di 200 persone ed organi di informazione locale, sono 30 anni che nessuna amministrazione, di destra, centro o sinistra, si occupa della cosa.

Un ulteriore riflessione che si sente di fare in merito alla "Questione Eternit"?
La mia lotta alla sensibilizzazione non vuole essere un dispetto all'amministrazione, ripeto, ma una campagna di sensibilizzazione ad un problema molto grave di salute che si può sviluppare nel tempo stando vicino a strutture dove l'eternit è ancora predominante. Durante la mia battaglia nessuna amministrazione ha accolto le mie lamentele, promettendomi di occuparsene ma poi nulla di fatto. In passato ho raccolto, come detto, più di 200 firme per poter presentare una mozione in consiglio comunale, nella precedente giunta guidata dall'allora vice sindaco Moscatelli. Spero in una massiccia mobilitazione di cittadini anche dopo questo mio ennesimo sfogo pubblico. Per quanto ancora dobbiamo farci del male, e farlo anche ai nostri figli, mettendoli di fronte al rischio di salute che provoca lo star vicini a edifici che ancora hanno al loro interno una presenza massiccia di Eternit?

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