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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Evasione fiscale da 1 milione di euro: nei guai un imprenditore tessile

L'uomo è stato scoperto dalle Fiamme Gialle novaresi grazie ad una segnalazione degli intermediari finanziari. L'imprenditore era totalmente sconosciuto al Fisco

Imprenditore novarese "fantasma" evade oltre 1 milione di euro.

Dal punto di vista formale non aveva alcun reddito ma sui suoi conti correnti movimentava ingenti somme di denaro sia attraverso prelevamenti che versamenti di contanti. E' così scattato il sistema di sicurezza collegato al monitoraggio dei flussi finanziari e la Guardia di Finanza di Novara ha scoperto un evasore totale che da cinque anni nascondeva al Fisco guadagni considerevoli, senza versare un solo euro nelle casse dell'erario.

Attraverso la collaborazione attiva degli operatori finanziari, ma anche dei professionisti e degli agenti immobiliari, gli organi ispettivi vengono  informati dell’esistenza di operazioni anomale, per le quali si può sospettare che siano in corso o che siano state compiute e tentate operazioni di riciclaggio. Il monitoraggio dei flussi finanziari consente alle Fiamme Gialle di seguire le tracce di tutti i reati che generano profitti, individuando i reali mittenti ed i beneficiari finali delle somme, oppure come in questo caso, può consentire l’individuazione di importanti fenomeni di evasione fiscale.

E’ proprio dall’approfondimento di una di queste segnalazioni, nei confronti di un imprenditore novarese operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, che la Compagnia della Guardia di Finanza di Novara ha individuato un evasore totale che dal 2007 ad oggi ha omesso di dichiarare ricavi derivanti dall’esercizio della propria attività per oltre 1 milione e 100mila euro, e di versare imposte per circa 200mila euro, rendendosi così anche responsabile del reato di occultamento e distruzione delle scritture contabili obbligatorie.

L'uomo, per lo svolgimento della propria attività di confezionamento, si è sempre affidato a laboratori tessili gestiti da soggetti di nazionalità cinese che gli chiedevano di essere pagati in contanti. Sono stati proprio questi pagamenti che hanno fatto scaturire la segnalazione per cui è stata possibile la ricostruzione del volume d’affari dell'imprenditore e l'individuazione di quattro operatori economici cinesi che avevano beneficiato di pagamenti in contante per oltre 400mila euro.

Per il titolare dell'impresa e i suoi fornitori, operanti nei territori delle province di Novara e Milano, è scattata quindi la denuncia per violazioni alla normativa antiriciclaggio con riferimento ai limiti all’utilizzo di denaro contante, che prevede inoltre il pagamento di sanzioni amministrative fino a 329.633 euro.




 

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